Il programma della seconda giornata di martedì 12 dicembre si svolgerà al Museo Cambellotti in piazza San Marco. Alle 17.30 Latina accoglierà ancora dopo la giornata d’esordio la letteratura di Marino Magliani con l’incontro ‘Le isole e le stelle nell’universo di Marino Magliani’: lo scrittore ligure, autentico globetrotter, prenderà per mano il lettore per portarlo nelle raccolte ‘Peninsulario’ e ‘Islario fantastico argentino’, dove lo scrittore ricerca un percorso emozionale, attraverso una narrazione a tratti ironica e visionaria, con personaggi ossessionati da nostalgie, sogni e delusioni tra la sua Liguria e le coste meravigliose dell’Argentina, una nazione che vive il mare come se non esistesse. Moderano Athena Barbera e Daniela Novelli.
Alle 18.30 uno degli appuntamenti più attesi del festival, con l’esordio nella narrativa di Gabriel Garko, dopo che nel 2019 il modello e attore aveva esordito con Andata e ritorno, uno zibaldone di riflessioni intime. Nel romanzo ‘Il giardino del tiglio’, scritto a quattro mani con l’autore Gino Saladini, romanziere di successo e autore teatrale, si affronta il tema dell’omosessualità e della maternità surrogata, con diverse spruzzate di giallo e mistero. La trama: Edoardo Dalla Valle è un professore di Filosofia Estetica a Roma che, in passato, è stato ospite dei principali salotti televisivi per le sue controverse posizioni contro l’omosessualità. Le sue opinioni l’hanno irrimediabilmente allontanato dalla famiglia arcobaleno che suo figlio Federico ha costruito con il marito Paul, al punto che si è sempre rifiutato di conoscere i nipoti Luca e Matteo, perché nati con la maternità surrogata. Il professore mantiene ancora un rapporto affettuoso con Alfa, sua figlia maggiore, nota influencer. Edoardo soffre di Alzheimer e, dopo aver tenuto una Lectio magistralis all’università, entra in uno stato di «wandering» in cui vaga confuso e sparisce. Alfa si mette alla ricerca del padre utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione. Federico si trova ad affrontare sia la sparizione del padre che i problemi di coppia con un marito a cui va stretta la vita coniugale. A complicare la situazione arriva dalla Svezia Greta, la madre biologica dei ragazzi. Sarà lo stesso Edoardo, nel suo vagare indotto dalla malattia, dopo essere tornato nella sua casa d’infanzia, ormai ridotta a un rudere, a riannodare i fili di una memoria che sembravano lacerati per sempre, ricordando l’evento drammatico e seminale che ha segnato la sua vita. Moderano Gian Luca Campagna e Athena Barbera.
Alle 19.30 invece un gradito ritorno a Latina per la scrittrice noir Piera Carlomagno, che presenterà il suo ultimo ‘Il taglio freddo della luna’, moderata da Alessandro Vizzino e Giorgio Bastonini. La trama: Gli ultimi istanti di quiete, l’ultimo lampo di spensieratezza: è l’inizio del pranzo di fine estate che Marina Pietrofesa Cortese, matriarca ottantenne, ha imbandito per la famiglia, in uno degli eleganti lidi della costa ionica lucana. Certo è strano che Wlady, nipote prediletto di Marina, non sia arrivato, ma la sua assenza è solo un’increspatura nell’atmosfera dorata che avvolge quella famiglia di antichi latifondisti. Ben diversa la giornata di Viola Guarino, chiamata ad analizzare una scena del crimine che sembra una quinta teatrale: il professor Vittorio Ambroselli ucciso come Marat nella vasca da bagno della sua casa ricca di opere d’arte. Uno come Ambroselli, riflettono gli inquirenti, tra cui l’affascinante sostituto procuratore Loris Ferrara, poteva avere molti nemici: era il fisico della Fossa Irreversibile in cui, a pochi chilometri da lì, negli anni Cinquanta, erano state nascoste le scorie nucleari americane. E quando viene a galla la relazione di sua figlia diciassettenne, Ginevra, con il giovane Wlady – la cui assenza comincia ad assumere i contorni di una scomparsa – i due casi appaiono inequivocabilmente collegati. La soluzione si trova solo nel presente o in un passato che, come le scorie nucleari, è sepolto nelle profondità della colpa? L’ultima estate dell’innocenza: un evento, un’esperienza, un topos che per i protagonisti di questa storia torna e si ripete come una maledizione.
Le letture degli stralci delle opere sono dell’attrice Simona Serino del Laboratorio teatrale Palco 19.