Solidarietà, sostegno e vicinanza alla famiglia di Silvia Romano e alla sua organizzazione da parte del Consiglio comunale di Latina. E’ la richiesta contenuta in una mozione sulla giovane volontaria rapita in Africa sottoscritta dalle esponenti del gruppo di maggioranza Latina Bene Comune. Una mozione in rosa: le donne di Lbc per Silvia Romano.
Una scelta simbolica quella di Valeria Campagna – prima firmataria – Celina Mattei, Maria Grazia Ciolfi, Chiara Grenga, Luisa Mobili, Marina Aramini, Loretta Isotton e Laura Perazzotti, di presentare esclusivamente in rosa la mozione: “È intanto un segnale di solidarietà – spiegano – nei confronti di una ragazza a cui vanno riconosciuti il coraggio e la forza della scelta di dedicarsi agli altri in uno dei luoghi più difficili del mondo, ma anche una forma di protesta perché in seguito al rapimento è stata duramente attaccata”.
C’è un passaggio nel testo della mozione che lo spiega: “Nonostante Silvia stia rischiando la vita, attorno al suo rapimento (come spesso accade per le cooperanti) si è scatenato un acceso dibattito condito dalle offese e denigrazione da chi si fa scudo con lo slogan ‘aiutiamoli a casa loro’ salvo poi dileggiare chi lo fa sul serio”.
Silvia Costanza Romano, cooperante milanese, è stata rapita in Kenya il 20 novembre scorso; era alla sua seconda missione in Africa con l’associazione Africa Milele Onlus per la quale seguiva progetti educativi a favore dei bambini.
“Una giovane donna, testimone del fatto che esiste una gioventù impegnata al servizio degli altri, facendo della cooperazione e del volontariato una scelta di vita – aggiunge la consigliera Campagna – “A dieci mesi dalla sua scomparsa e all’indomani del suo 24esimo compleanno abbiamo deciso di ricordarla, tenendo accesi i riflettori su questa vicenda come stanno facendo anche numerose altre città italiane”.
“Considerato che – si legge ancora nella mozione – neanche il silenzio e riserbo chiesti dal ministero degli Esteri finora hanno portato alla sua liberazione e che, in gennaio, Noordin Haji, il procuratore di Nairobi, aveva manifestato a una delegazione italiana l’intenzione di ‘procedere in maniera più decisa’, anche se alla luce dei risultati investigativi non è dato sapere se ciò sia avvenuto e che, non essendoci stata alcuna rivendicazione da parte dei gruppi armati, la sua liberazione diventa ancora più difficoltosa; chiediamo al consiglio comunale di esprimere solidarietà, sostegno e vicinanza alla famiglia e alla sua organizzazione in questo momento difficile, ed all’amministrazione comunale di inviare la mozione al Presidente della Regione e al Presidente del Consiglio dei Ministri e di impegnarsi a collaborare con gli enti preposti affinché il Governo Italiano riferisca quanto prima circa la situazione di Silvia Romano” e a sua volta si impegni in Europa per la liberazione della 24enne.