Ripartono le iniziative rivolte al benessere dei bambini e delle loro famiglie contenute nella sesta edizione del progetto dell’Ente Parco Nazionale del Circeo “Nonostante…in natura sto bene”, che quest’anno si avvale di due borse di studio per ricercatori psicologi e coinvolge alcune scuole del territorio.
Il contatto con la natura per prevenire il disagio
Obiettivo primario del progetto psicopedagogico è quello di avvicinare i bambini, tra i quattro e i dieci anni, e le loro famiglie all’ambiente natura per prevenire i problemi legati al disagio crescente dei giovanissimi che deriva dall’eccessivo uso di strumenti tecnologici, in spazi chiusi e lontani dal mondo vivente naturale. Il programma di lavoro è gestito da operatori del Servizio Educazione dell’Ente Parco Nazionale del Circeo e da operatori del Tsmree (Tutela Salute Mentale e Riabilitazione Età Evolutiva) del Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile – azienda Usl di Latina e Sabaudia e in collaborazione con operatori dell’educazione ambientale, del gruppo cinofilo e del reparto a cavallo, del Corpo Forestale dello Stato Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Fogliano. Ad essi da oggi si affiancheranno due ricercatrici psicologhe che per un anno studieranno i risultati del progetto al fine di validare questo metodo di lavoro innovativo e unico in Italia.
Dopo la fase sperimentale
Partito in fase sperimentale, oggi il progetto “Nonostante…in natura sto bene” sta consolidando una prassi operativa che sta portando interessanti contributi alla gestione del problema del disagio di questi piccolissimi bambini e bambine e delle loro famiglie. Attraverso l’alternanza di uscite con attività in natura e attività al chiuso, sotto l’attenta guida ed osservazione degli esperti, i bambini e bambine sono portati a sviluppare e riabilitare aspetti deficitari nell’ambito motorio, comportamentale, sociale e psichico. Il tutto attraverso attività sensoriali, giochi e narrazioni, e in stretta collaborazione con le famiglie che vengono praticamente coinvolte, e con il monitoraggio da parte di ricercatori.
Il coinvolgimento delle scuole locali
Grazie ai risultati ottenuti ed al crescente interesse di scuole, enti e famiglie, ora il progetto si diffonde e così è partito dal mese di febbraio il lavoro con le classi di tre scuole, il 12° Istituto Comprensivo con la sede di Borgo Grappa, l’Istituto Comprensivo Giulio Cesare di Sabaudia con la sede di Borgo San Donato, e l’Istituto Comprensivo n° 5 di Via Tasso di Latina.
Dalla natura un aiuto alla vita
La sinergia tra le organizzazioni coinvolte e gli enti interessati al progetto psicopedagogico promuove la nascita di un gruppo di lavoro permanente che ha lo scopo di attirare l’attenzione di tutti al problema della qualità della vita dei bambini e dei cittadini e anche al loro rapporto con la natura.
Il legame con il territorio e le nuove risorse
Il nuovo direttore dell’Ente Parco Nazionale del Circeo, Paolo Cassola, in possesso tra l’altro di una laurea in psicopedagogia ha voluto ringraziare sentitamente tutti i soggetti coinvolti nel progetto spiegando che il progetto ha una forte importanza per il territorio, e tiene assieme i temi della natura, del settore socio-educativo e della ricerca.
“Finalmente – ha sottolineato Cassola – si è riusciti a trovare un minimo di risorse, nelle due borse di studio che abbiamo assegnato e grazie al coinvolgimento aggiuntivo delle scuole. Da quest’anno dunque si amplia il campo e campione di azione e ricerca del progetto, permettendo di testare meglio e validare il metodo di lavoro. Soprattutto – ha sottolineato il direttore – viene ampliata la sua azione e raccogliamo meglio, io spero, la sfida di far crescere e diffondere nelle famiglie, negli enti interessati e nelle scuole, una maggiore attenzione alla qualità della vita ed alla tutela del mondo naturale di questo bellissimo territorio”.