Le grandi gesta dell’alpinista setino andato incontro alla morte sul Nanga Parbat, raccontate in prima persone e dalla penna di Alessandra Carati, conquistano il premio letterario indetto dalla Lab Dfg “Invictus” con esso il riconoscimento di 5.000 euro.
La giuria ha deciso di assegnare questo premio “per la sua capacità di parlare dei contrasti degli uomini del nord, per la forza con cui l’autore descrive la costanza con cui ogni sportivo cerca di raggiungere i propri obiettivi anche a costo della vita”.
Il libro narra la vita e le gesta di Daniele Nardi, l’alpinista italiano morto sul Nanga Parbat il 25 febbraio del 2019.
Sul monte pakistano lo sportivo setino è andato incontro alla morte nel tentativo di domare lo sperone Mummery insieme all’inglese Tom Ballard, anche lui andato incontro allo stesso tragico destino.
La scrittrice Alessandra Carati, a nella seconda parte del libro racconta proprio la sua esperienza al fianco di Daniele e Tom, che aveva seguito fino al campo base del Nanga in quella tragica spedizione.
Queste le parole a caldo dell’autrice: “Voglio ringraziarvi e sono certa che Daniele sarebbe stato felicissimo di questo premio nella sua città. L’esperienza con Daniele è stata molto forte e in questo libro ho raccolto il mandato che mi ha lasciato senza essere troppo gentile nei suoi confronti e dell’ambiente. Gentilezza nel senso lato del termine. Senza remore nel raccontare l’autenticità di quella storia. Grazie alla sua famiglia che ha deciso di raccontarmi chi era Daniele. Questo premio è per lui”.