Ieri sera il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha presentato il nuovo Dpcm, spiegando all’Italia le nuove misure che dovrebbero ridurre i contagi. Tra queste, anche la possibilità ai sindaci di chiudere strade e piazze in cui si creano assembramenti.
I sindaci italiani però non ci stanno e hanno levato un coro di protesta. “Un modo per spostare la responsabilità, agli occhi dell’opinione pubblica, sui sindaci – ha dichiarato per tutti Decaro, presidente Anci e sindaco di Bari – Non si possono fare riunioni e poi il governo non ha la forza per imporre e fa un finto coprifuoco“. “Inapplicabile – ha detto il sindaco di Bergamo Gor – Nel testo definitivo è stato tolto il riferimento esplicito ai sindaci che c’era nella bozza, ma non si dice a chi competerebbero quelle misure né con quali mezzi si possano attuare”.
In giornata però è arrivato il chiarimento da parte del governo, con il sottosegretario all’Interno con delega agli enti locali, Variati. “Eventuali chiusure di strade o piazze si decideranno nei Comitati provinciali per l’ordine pubblico. Lo Stato non abbandona i Comuni né li investe di responsabilità improprie” – ha spiegato.