Gli omofobi di Formia hanno colpito ancora. Michele e Pasquale, insieme da quasi 20 anni, tornano a denunciare, sui social ma anche alla polizia, i raid contro la loro abitazione. Questa volta sulla porta di casa sono stati lanciati dei piatti.
“Dopo un periodo di apparente quiete i noti ignoti, ritornano alla carica: è troppo forte l’esigenza di insultarci chiamandoci fxxxi a tutte le ore, e troppo forte l’esigenza di molestare, di mettere in atto continui raid.
Adesso dopo gli escrementi, dopo la frutta marcia, dopo l’immondizia, dopo rami e vegetazione varie, dopo le pietre, dopo le uova, stasera siamo passati al lancio dei piatti verso il nostro ingresso… per fortuna tutto ripreso dalle telecamere, domani ci sarà una nuova denuncia… ci vedremo nelle opportune sedi… la legge è lenta ma arriva… sia chiaro non permetterò che queste persone continuino ancora a perseguitare me il mio compagno e la mia famiglia, che vive un disagio per colpa di questi exxxi Avete sbagliato le persone… vi conosce tutta Formia ormai… ma non vi vergognate?? Ancora continuate???”.
I due vivono da qualche anno in un alloggio Ater al Penitro e poco tempo fa alcuni loro vicini erano stati denunciati. Grave l’accusa nei loro confronti. Questo, però, sembra non aver fermato i responsabili.
Tante le manifestazioni di solidarietà in risposta al post su Facebook. Michele e Pasquale non sono soli e continueranno a battersi per i loro diritti.