Blitz del Nipaaf ieri, 9 agosto 2020, nella villa di Johnny Micalusi a Terracina, ora di proprietà del figlio Lorenzo. All’interno era in corso la realizzazione di una piccola dependance indipendente dall’edificio principale, che è in uso alla nonna del giovane che è all’estero ormai da mesi.
Secondo i carabinieri forestali i lavori sarebbero privi di autorizzazione comunale e regionale necessari in quanto l’area ricade nel parco della Rimembranza, sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico. Parte dell’ampliamento, inoltre, ricadrebbe su un terreno di proprietà comunale.
Immediato è scattato il sequestro con l’apposizione dei sigilli e tutto è stato consegnato alla Procura della Repubblica di Latina.
Gianni Micalusi, conosciuto da tutti come Johnny, era il re delle cene a Roma e Terracina, con i suoi 2 ristoranti famoso tra vip e politici. Qualche anno fa era stato assolto dalle accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso, usura ed abusiva attività finanziaria, e i due locali prima sequestrati, insieme al suo patrimonio, gli erano stati restituiti.
Nel 2019 invece è stato condannato, in primo grado, a 8 anni e 9 mesi di reclusione (i figli Francesco e Lorenzo a 2 anni e 6 mesi). Nel processo, con diversi imputati, le accuse a vario titolo, andavano dall’intestazione fittizia di beni al riciclaggio e autoriciclaggio di denaro di provenienza illecita.
Fu nel suo ristorante di Roma, “Assunta Madre”, seguito ora da una diversa gestione, che Alberto Dell’Utri – intercettato – aveva parlato della possibile fuga all’estero del fratello: l’ex senatore Marcello, fondatore di Forza Italia.