Riceviamo dal Comune di Terracina e volentieri pubblichiamo un’autointervista del commissario straordinario Erminia Ocello.
Sulle vie francigene cosa si è fatto?
Ocello: “Sul passato non ho elementi perché non ho trovato nulla su cui lavorare, oggi mi sto occupando di un percorso importante di valorizzazione della via Appia e dei percorsi francigeni nel sud, ossia della riscoperta dei cammini dell’antichità sui quali oggi promuovere la città”.
In particolare, il comune di Terracina ha aderito, “Nell’anno della Misericordia”, al progetto posto in campo dalla Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell’Etruria meridionale dal titolo “Il cammino di San Paolo – Un percorso tra fede e archeologia”.
“Si tratta – spiega il commissario straordinario del comune Erminia Ocello – di un programma di valorizzazione della via Appia antica e dei percorsi francigeni del sud, che dalla città di Brindisi arrivano fino a Roma. Terracina è tra i primi comuni ad aver aderito all’iniziativa, consapevole dell’importanza della promozione culturale e turistica dei cammini dell’antichità, sui quali la città, proprio sull’attraversamento della via Appia antica, deve costruire la sua strategia di promozione e marketing turistico. In questi mesi di lavoro ho presentato al Ministero dei Beni Culturali, oltre alla documentazione di Terracina patrimonio dell’Unesco, anche un dossier: Terracina nell’ambito del percorso dell’Appia, dedicando a questa antichissima strada un piano su cui il comune deve in maniera intelligente lavorare.
Per fare cosa?
Prima di tutto per avviare un processo di sviluppo culturale che promuova una mobilità lenta e la presenza dei turisti di nuova generazione che sempre più in Europa scelgono vacanze alternative, a piedi, in bicicletta, a cavallo ed altro ancora. Sempre più giovani di cultura medio alta, decidono oggi non di fare una classica vacanza, ma semplicemente di sperimentare dal basso le bellezze di un territorio ripercorrendo in particolare le strade che furono dei pellegrini dell’antichità. Questa la ritengo una strategia vincente, tant’è che ho partecipato in questi mesi a numerosi convegni, anche a Terracina, prendendo consapevolezza della proposta di legge n.298 del 29 ottobre 2015, attraverso la quale la Regione Lazio sta disciplinando la realizzazione, manutenzione, gestione e valorizzazione di questi grandi itinerari culturali europei e nazionali e delle vie consolari romane, dove Terracina si inserirà da città protagonista e non a seguito di altre. Devo dire – termina il commissario Ocello – che su questo fronte ho riscontrato l’assenza di qualsiasi tipo di iniziativa entro l’Amministrazione e l’ho fatto presente nelle riunioni con i responsabili delle vie francigene nazionali, ma con l’adesione al progetto “Il cammino di San Paolo – Un percorso tra fede e archeologia’ Terracina inizia seriamente ad invertire la non certo favorevole e passata tendenza”.