Proprio quello che non serviva adesso. Delle scuse con pericolosa retromarcia e scarsa dimestichezza oratoriale. E’ quanto capitato a Nicolao Dumitru, simbolo del fragile Latina appena ereditato da Carmine Gautieri. Sabato scorso il “nostro” ha mancato una rete equivalente ad una costruzione di almeno 200 metri quadrati. In parole povere, si è mangiato un gol grosso come una casa. Cose che capitano, ci mancherebbe. Come di conseguenza capita che dagli spalti piovano insulti e imprecazioni per un’azione simile. Fino a qui nulla di strano, insomma, almeno per chi frequenta gli stadi e ancora non pretende che vengano trasformati in silenziosi teatri. Accade però che al momento del gol nerazzurro, stavolta realizzato dall’attaccante di cui sopra, lo stesso ammutolisca gli spalti in questione con un gesto inequivocabile. Reazione sbagliata ma umana, ci mancherebbe. La pubblica gogna sarebbe per noi un’esagerazione, considerando anche l’età del protagonista. Solo che il nostro ha indicato una motivazione particolare nel formulare le sue scuse, due giorni dopo. Ha detto che dal settore incriminato, la Gradinata Nerazzurra, sono arrivati degli “ululati”. La cosa strana è che di colored il Latina è pieno e nessuno si sognerebbe mai di deriderli e umiliarli allo stadio con atteggiamenti da beceri razzisti. Altro particolare da chiarire: possibile che la terna arbitrale e la stessa Digos non si siano accorti di nulla? Morale della favola: sarebbe stato meglio non scusarsi, piuttosto che ingigantire polemiche e arrabbiature.
LE SCUSE DI DUMITRU
Queste le dichiarazioni rilasciate dal giocatore: “Appena entrato in campo la situazione non era facile per i miei compagni, c’era una tensione altissima e purtroppo essendo un essere umano anche io non puoi sempre tapparti le orecchie: c’è stata qualche esclamazione e qualche ululato, mi dispiace dirlo, che mi ha dato un po’ fastidio. Questo mi ha fatto scaturire tale esultanza polemica che però non è una cosa che appartiene al mio carattere. Per questo ho chiesto immediatamente scusa e ho ripetuto le mie scuse a fine partito e mi scuso ancora adesso. Non faccio di ogni erba un fascio, probabilmente saranno stati uno su cinque o due su cinquanta, non voglio cercare chi è stato, non mi interessa. Ripeto, avevamo e avevo vissuto una settimana con tanta tensione, sono uguale a voi e quindi posso commettere questi errori. Mi dispiace, non ho ucciso nessuno, ho fatto un gesto brutto, mi sono fatto trasportare, mi dispiace, non accadrà più. Spero solo che nella prossima in casa la gente ricominci a sostenerci dal primo all’ultimo minuto”. (Nella foto, fornita dagli stessi tifosi, Dumitru si scusa a fine partita)
LA PRESA DI POSIZIONE DELLA “GRADINATA NERAZZURRA”
Questa la nota trasmessa alla nostra redazione dalla “Gradinata nerazzurra”: “Abbiamo letto con grande stupore sulla stampa locale di accuse da parte del Signor Dumitru di presunti ululati a giustificare la sua esultanza polemica verso la gradinata dopo il goal (molto fortuito) di sabato scorso. Vogliamo precisare che nessuno dalla gradinata ha mai fatto ululati o gesti simili ma soltanto fischi dopo la sua ennesima prestazione indecorosa e infatti sembra che non risulti niente ne nella relazione della digos ne tanto meno nel referto arbitrale , organi che vigilano molto bene su atti di razzismo in questo periodo. Per noi la cosa era finita lì dopo le scuse pubbliche del giocatore che aveva ammesso le sue colpe, ma dato che ora ci sentiamo attaccati di cose assolutamente false sia come tifosi ma soprattutto come uomini, ci sentiamo in dovere di prendere in considerazione l’idea di difendere i nostri valori e la nostra reputazione in qualsiasi sede. Ci sembra chiaro che il Signor Dumitru abbia sbagliato per l’ennesima volta ed abbia mancato di rispetto verso persone che ogni sabato “macinano” chilometri per sostenere la ns amata maglia togliendo tempo e denaro nelle tasche delle proprie famiglie”.