E’ l’avvocato Giulio Mastrobattista il candidato sindaco di Fondi per Fratelli d’Italia alle prossime elezioni amministrative.
La presentazione si è svolta ieri mattina presso l’Albergo dei Fiori di Fondi alla presenza dei vertici del partito, per poi proseguire con l’inaugurazione del point elettorale in Corso Appio Claudio.
“Cinque anni fa chi votava non aveva alternative, se non l’attuale amministrazione. Oggi noi vogliamo dare ai fondani la possibilità di scegliere – ha detto la portavoce di FdI Fondi Sonia Federici – Giulio Mastrobattista è il nostro candidato ideale a cui auguro di amministrare la città con la testa e con il cuore”.
“Ho provato fino alla fine a unire il centrodestra mettendo in discussione la mia candidatura, ma ho avuto un incomprensibile rifiuto – ha dichiarato Mastrobattista – Oggi votare Fratelli d’Italia vuol dire votare competenza, efficienza e rigore morale. Siamo la novità in questo paese. Io voglio essere il sindaco dell’efficienza e voglio fare qualcosa di nuovo per la città. È difficile, la sfida è ardua, ma il voto clientelare non ci appartiene. Conta il voto di opinione e sono convinto che a Fondi ci sono persone oneste che vogliono il bene della città e che premieranno il merito”.
“Si è chiuso un ciclo politico su Fondi – ha spiegato il senatore e coordinatore provinciale Nicola Calandrini – che durava da 20 anni, siamo all’alba di un ciclo nuovo. Fratelli d’Italia oggi può rappresentare una nuova avventura collettiva. Giulio Mastrobattista è l’uomo giusto al posto giusto perché incarna tutto questo. Una città come Fondi merita un sindaco importante. A Fondi si prospetta una campagna elettorale con candidati sindaci autorevoli. Giulio Mastrobattista è il miglior candidato possibile. In questa campagna elettorale Fratelli d’Italia scende in campo con tutta la sua filiera istituzionale, da Giorgia Meloni fino all’ultimo degli iscritti. La nostra non sarà una campagna elettorale contro qualcuno, ma per la città che oggi ha bisogno di cose diverse. Qui non ci è stato permesso di fare il centrodestra, che sarebbe stato strategico. Qualcuno si è assunto la responsabilità di non avere il centrodestra unito, non c’è stata neppure la possibilità di confrontarci”.