Domenico Caviccini, libero della Top volley Cisterna, non è solo tra i migliori giocatori della stagione, ma anche un campione di solidarietà. Fuori dal campo da gioco, Mimmo è un clown di corsia, un’attività che lo porta negli ospedali a portare sorrisi.
“Certo in questi giorni non si può fare nulla negli ospedali, sono tre settimane che non facciamo servizio, ma solitamente siamo in tre per ogni piano e passiamo in tutte le stanze – spiega Mimmo Cavaccini – il mio ultimo servizio l’ho svolto all’ospedale di Eboli nel periodo natalizio, posso dire che ogni servizio è diverso dall’altro: molte volte va tutto bene, altre volte le situazioni sono più complicate e difficili perché i pazienti spesso hanno esigenze particolari. Ci sono molte procedure da superare, perché vanno seguiti dei protocolli igienici, non ci si può improvvisare e serve anche molta attenzione anche perché chi soffre ha esigenze diverse, si deve capire velocemente la situazione e agire di conseguenza”.
Un momento, particolarmente toccante, è quando si incontrano i bambini. La carriera da volontario con il naso rosso e camice bianco di Caviccini inizia quattro anni fa, un paio di anni dopo la scomparsa della sorella Susy, ex pallavolista e giocatrice anche a Latina nella sua carriera sportiva.
“Mia sorella era una clown di corsia e svolgeva servizio con Vip Roma, al Bambin Gesù, per lei era una cosa molto importante e questa cosa l’aveva cambiata tantissimo, per lei era diventato uno stile di vita e lo stesso cambiamento l’ho trovato in me stesso, questo mi ha aiutato anche a superare i problemi del quotidiano con un atteggiamento diverso – aggiunge Mimmo, diviso tra gli allenamenti e il volontariato – Anche mio fratello, che si chiama Alfonso e giocava anche lui a pallavolo, è un clown di corsia, il suo nome di clown è Sy, che unito al mio che è Su, compone il nome di nostra sorella. Ora Alfonso gestisce la scuola di beach volley che abbiamo a Eboli, ma anche mia madre Anna, che poi è la presidentessa della nostra associazione di volontariato, ed è anche lei un clown con il nome Sualmi che sarebbe poi la somma dei nomi della nostra famiglia. Lei è stata la scintilla dalla quale è partito tutto e ora siamo complessivamente oltre trenta e, quando non sono impegnato con il volley di Superlega, anche io mi unisco a loro che continuano l’attività normalmente negli ospedali del salernitano”.
Ogni estate si svolge un evento che si chiama Wonder Tortilla Day, un evento che coinvolge oltre 3.000 persone a Eboli, una vera e propria festa in cui si fa tanta beneficenza. Grazie a tale evento, l’anno scorso, sono stati acquistate le giostre per i disabili da posizionare in centro a Battipaglia. In questa iniziativa, oltre a Mimmo al fratello Alfonso e alla signora Anna, ci sono tanti altri volontari, molti dei quali sono anche professionisti nei rispettivi campi, come medici, insegnanti, studenti e altro.
Il libero della Top volley ha aggiunto: “Indossare camice e nasino rosso richiede tanti sforzi e doveri ma è soprattutto un privilegio, perché nei nostri servizi spesso pensiamo di aver dato ma invece abbiamo ricevuto tantissimo”.