Trasporti nel Lazio limitati al servizio minimo essenziale. Anche questa misura è stata presa alla luce del decreto ministeriale contro la diffusione del Coronavirus.
L’ordinanza è stata firmata dal vice presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, dell’assessore alla Sanità e responsabile dell’Unità di crisi, Alessio D’Amato e dell’assessore alla Mobilità Mauro Alessandri, che prevede la revisione della programmazione del servizio di Tpl dei comuni del Lazio.
Le indicazioni riguardano anche il trasporto pubblico non di linea, Taxi e Ncc, ad eccezione della riduzione dell’orario di lavoro da 24 a 18 ore.
Saranno garantiti i servizi di trasporto pubblico locale per:
- servizi che soddisfano domanda di trasporto verso strutture o centri sanitari e verso gli ospedali;
- servizi necessari a garantire il pendolarismo lavorativo nelle fasce di punta;
- servizi necessari a consentire l’accesso a Roma Capitale e ai capoluoghi di provincia per la fruizione dei servizi istituzionali essenziali;
- servizi necessari a consentire l’accesso agli insediamenti produttivi per le attività economiche che continuano ad operare;
- servizi necessari a consentire il raggiungimento di esercizi autorizzati alla vendita di derrate alimentari e beni di prima necessità
- interconnessioni per garantire l’accessibilità a stazioni ferroviarie ed autostazioni.
Inoltre, per garantire il massimo della sicurezza per gli operatori del servizio e per ridurre al minimo gli spostamenti dei lavoratori, l’ordinanza prevede anche la modalità di erogazione del servizio, favorendo anche l’utilizzo di tutti i sistemi di lavoro agile disponibili, per garantire il livello sufficiente a erogare il servizio minimo essenziale. Questo grazie alla possibilità di ferie e forme di congedi, rotazioni del personale. La metropolitana si fermerà alle 21.