I finanzieri di Formia hanno eseguito oggi nei confronti di Carmine Pandolfi, 51enne di Napoli, già detenuto, una misura cautelare in carcere in ordine alla maxi operazione denominata “Tufo'” che ha portato con 24 arresti a sgominare un’organizzazione dedita al narcotraffico.
L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha visto impegnati 150 finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, con il supporto dei Comandi Provinciali di Roma, Salerno, Caserta e Latina.
Secondo gli inquirenti l’organizzazione avrebbe operato tra la Campania e il Lazio. Tra gli arrestati Ciro Capasso, la cui operatività nel settore del traffico di sostanze stupefacenti sarebbe già emersa in altre inchieste giudiziarie che ne avrebbero attestato, la vicinanza ad ambienti camorristici riferibili al clan degli “scissionisti” di Secondigliano, nonché all’ala “economica” del clan Contini e comunque in contatto con altri sodalizi napoletani in favore
dei quali ha operato nel tempo come vero e proprio “broker” del narcotraffico.
A dare il nome dell’operazione è stata trattoria-gourmet di via Posillipo a Napoli in cui si sarebbero tenute diverse riunioni del sodalizio, finalizzate a concordare l’acquisto di
considerevoli quantitativi di cocaina.
Nei confronti dei principali indagati è stato eseguito anche il sequestro di sette società, tra cui i locali di Tufo’, tre immobili, 13 veicoli e 68 rapporti finanziari, per un valore complessivo di oltre 1 milione di euro. Sei tra le famiglie colpite da provvedimenti cautelari percepivano il reddito di cittadinanza.
Nel corso delle indagini è stato sequestrato un ingente quantitativo di droga dal valore di 10 milioni di euro e destinato alle piazze di spaccio di Napoli, Salerno e Caserta.