L’ex sindaco di Ponza, Piero Vigorelli, che per primo ha denunciato il pericolo per i daini al Parco nazionale del Circeo ha commentato la decisione del direttivo dell’Ente Parco di confermare il Piano di contenimento.
“Mi attendevo – ha scritto in un lungo post su Facebook – qualcosa di più chiaro dal Direttivo del Parco che si è riunito d’urgenza l’altro giorno a Roma.
Comprendo la necessità di salvare la faccia, cioè il passato (il Piano di sterminio dei daini varato tre anni fa), contrapposto alla linea del nuovo presidente del Parco (“Nel Parco non devono entrare armi”) che propende, giustamente, per le alternative non cruente.
Il fatto è che il Piano esclude espressamente le alternative e anche il Rapporto dell’Ispra sugli ungulati giudica negativamente le ipotesi di trasferimento o di trattamento contraccettivo”.
Ha ritenuto comunque positiva la “fase di dialogo” e il convegno per approfondire la tematica delle alternative. “Purché – ha specificato – non sia una scelta per ‘comprare tempo’, sperando che la mobilitazione dell’opinione pubblica si attenui per ‘effetto assuefazione’, – come si scrive nel Piano di sterminio per incentivare i fucilieri a far bene e con costanza il loro compito”.
“Quello che il Parco deve assimilare fino in fondo, è che ormai – fra social, trasmissioni televisive e carta stampata – oltre 15 milioni di italiani sanno che è in programmazione una mattanza di daini in un’area che dovrebbe garantire la protezione della fauna e della flora. Anche e soprattutto per questo, domani (sabato 25 gennaio alle 11.30) saremo in tanti per una manifestazione alla sede del Parco a Sabaudia”.