Quello di Latina resta uno degli istituti penitenziari in cui la situazione sovraffollamento è più critica nel Lazio. Sono 65 i detenuti in più rispetto a quelli che il carcere di via Aspromonte è destinato ad ospitare. Come il capoluogo pontino solo Rebibbia nuovo complesso, Rebibbia femminile, Regina Coeli e Civitavecchia.
In tutto il Lazio il numero dei detenuti ospitati in più sono 1319, considerato che 6566 risultano essere quelli reclusi nei 14 istituti della regione, rispetto ad una capienza regolamentare prevista di 5.247. Preoccupante è anche il fatto che nelle carceri risultano 1209 detenuti in attesa di primo giudizio (tra cui 474 detenuti stranieri).
Il segretario generale aggiunto Cisl Fns, Massimo Costantino, ha spiegato che la situazione è aggravata dal fatto che le carenze degli organici della polizia penitenziaria non vengono ricoperte. “La chiusura degli Opg – ha detto – hanno causato ulteriori problemi nella gestione delle carceri poiché dovevamo essere realizzate vere e funzionali strutture alternative”.
“E’ noto – ha concluso – il deficit qualitativo dell’attività lavorativa nell’ambito degli istituti penitenziari, dove il lavoratore si trova ad essere, in molti casi, attore di disagi operativi. Questi sono causati dal sovraffollamento, dall’inadeguatezza edilizia delle strutture penitenziarie e dalla crescente carenza di risorse umane”.