Il Partito democratico pontino ha “celebrato” ieri, alla presenza del vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori, due risultati importanti messi a segno in quindici giorni: l’autostrada Roma-Latina e bretella Cisterna-Valmontone e il nuovo ospedale di Latina. L’annuncio sembra vecchio, ma non lo è.
Il segretario provinciale dem Claudio Moscardelli ha spiegato che “ora ci sono i soldi, 200 milioni aggiuntivi per la strategica infrastruttura stradale e 230 milioni per il nuovo nosocomio, grazie al risanamento dei conti che consente di accedere al fondo per l’edilizia sanitaria”. Fondamentale, secondo Moscardelli, la filiera di governo nazionale-regionale recuperata con il Conte bis e la costante attività di pressing esercitata dal Pd pontino nelle sue diverse componenti. “La possibilità di sbloccare le risorse significa fare molto per i nostri territori, il Pd può e deve fare molto”.
“Il Pd verso Latina 2021, un nuovo inizio per la città“. Questo il titolo dell’incontro che si è tenuto al Park Hotel. Un titolo che indica le prossime amministrative del capoluogo. Latina 2021, un appuntamento elettorale sempre più prossimo.
Ma nel paniere del Pd non ci sono solo le infrastrutture. Il consigliere regionale Salvatore La Penna, nel suo intervento, ha infatti voluto sottolineare che i temi sono anche e soprattutto i rifiuti, l’ambiente, la rigenerazione urbana, l’economia del mare. E a proposito dei rifiuti – tema che a Latina significa Borgo Montello (proprio oggi è prevista la conferenza conclusiva per la bonifica della discarica) – il consigliere regionale Enrico Forte ha evidenziato quanto sia importante che la Regione abbia previsto la non riapertura delle discariche non bonificate.
“Quando vedo che Latina è in fondo alle classifiche per qualità della vita, ambiente, raccolta differenziata mi sento male – ha esordito la capogruppo Pd in Consiglio comunale Nicoletta Zuliani – ma allo stesso tempo cresce in me un senso di reazione. Oggi il mondo cambia velocemente. Venticinque anni fa non immaginavamo di poter essere connessi 24 ore su 24. Tra tot anni cambierà qualche altra cosa. Ecco io dico che dovremmo essere noi a decidere e realizzare il cambiamento della nostra città. Ne abbiamo le capacità”.
Presenti all’incontro il presidente della Provincia di Latina Carlo Medici, sindaci dem della provincia di Latina, l’ex sottosegretario di Stato Sesa Amici. Le conclusioni del dibattito sono state affidate al vice-presidente della Regione, dopo interventi anche critici da parte di alcuni tesserati sulla gestione del Pd, o propositivi come quello di Leonardo Majocchi, segretario dei giovani democratici di Latina, che ha sollecitato i grandi ad uscire dalla sola prospettiva di governo per tornare nei borghi e ricostruire un legame di solidarietà con i cittadini.
Leodori ha affrontato il tema delle aziende e delle industrie e della necessità di creare le condizioni affinché restino competitive. “Non vorremmo che ad esempio il settore farmaceutico mantenga qui le produzioni spostando altrove la ricerca”. L’impegno che il vice presidente ha fatto per Latina 2021 non può essere estrapolato dal Lazio 2021, perché – ha detto – “serve creare un sistema unitario di tenuta regionale”. Tornando alle imprese, ma anche al rapporto con gli enti locali, Lazio 2021 utile per Latina 2021 sarà caratterizzato, ha promesso Leodori, dalla semplificazione normativa e amministrativa. “Se noi vogliamo essere attrattivi e competitivi, rispetto a chi ha idea di sviluppo e di sviluppare le proprie imprese non possiamo garantire il fine pena mai. Se qui in questa sala c’è un architetto, un qualsiasi tecnico sa bene cosa intendo dire. L’azione amministrativa per una regione del futuro sarà la semplificazione”.
In sala al Park Hotel anche le sardine… nel manifesto di Vincenzo Armeni, detto nonno Vincenzo, da lui realizzato in vista del flash mob della scorsa settima e anche nelle parole di Leodori. “Noi siamo contrari al sovranismo – ha detto il vice presidente della Regione Lazio – e accogliamo le sardine, nel senso che non precludiamo loro la strada. Siamo tutti sicuri che siano di centrosinistra? Pensavamo ciò, anni fa, anche dei grillini”.