E’ terminata con la tavola rotonda “Quale futuro per l’artigianato pontino?” la due giorni di seminari della Uil del Lazio che si è svolta a Latina presso il Foro Appio hotel Mansio.
Tanti i temi affrontati che ruotano intorno a questo settore oggi in difficoltà. “Bastano pochi dati – ha detto il segretario generale della Uil Latina, Luigi Garullo – per fornire il quadro di sofferenza dell’artigianato laziale e nello specifico di quello pontino. Il numero delle imprese nella regione sono diminuite del 6,8 per cento. A Latina il dato medio provinciale è del meno 12 per cento, con punte negative nel trasporto e magazzinaggio (-36%) e nelle attività manifatturiere (-21%). In controtendenza invece e quindi positivi i servizi alle imprese (+63%) e i servizi alla persona (+5%)”.
Il dibattito partecipato e costruttivo – che ha messo a confronto artigiani, sindacato e parti datoriali – ha visto i contributi di Anna Catena (restauratrice di Terracina), Mauro Rosati artigiano di Latina, Pietro Viscusi (segretario generale Cciaa di Latina), Antonello Testa (Direttore Cna Latina), e la partecipazione attiva del coordinatore Nazionale Uil artigianato Mauro Sasso.
L’impegno del sindacato per rilanciare l’artigianato è costante. Non a caso l’ente formativo della Uil (Erfap Lazio) ha recentemente concluso, grazie al progetto Artifex, il percorso di formazione per giovani e meno giovani che aspirano ad aprire un’attività nel settore dell’artigianato del legno.
Roberto Di Francesco, segretario regionale Uil Lazio ha sottolineato temi quali la pensione e la tutela della maternità. E poi l’implementazione delle forme di assistenza integrativa, perché la bilateralità è una derivazione dei contratti.
Un’altra idea di Garullo è quella di utilizzare le aree dei siti dismessi per realizzare un distretto dell’artigianato pontino: un polo attrattivo che offra lavoro e una prospettiva futura ai tanti giovani del territorio.