“Sono i Comuni che devono realizzare gli impianti”. Così ieri l’assessore regionale Massimiliano Valeriani nel corso del Consiglio sull’emergenza rifiuti. Il delegato di Zingaretti alla complessa materia ha detto che non è previsto nessun nuovo termovalorizzatore perché non sarebbe economico visto l’Unione europea “prevede di abbandonarli entro il 2030”.
L’assessore si è soffermato sul ruolo e le competenze della Regione: “Nessuno dica che non si possono realizzare gli impianti senza l’approvazione del Piano rifiuti, si poteva applicare già quello precedente. Noi indichiamo i fabbisogni, sono i Comuni che devono realizzare gli impianti. Nel piano prevediamo sei Ambiti territoriali ottimali, le Province più Roma Capitale: tutte le amministrazioni dovranno smaltire i rifiuti tenendo conto di questi Ato”.
Nel corso del dibattito che sarà ripreso mercoledì 26 novembre, sono intervenuti anche i consiglieri pontini Giuseppe Simeone e Gaia Pernarella, rispettivamente di Forza Italia e Movimento cinque stelle.
Simeone dopo aver sottolineato che servono nuovi impianti, ha chiesto che il ciclo dei rifiuti sia chiuso nel proprio ambito e che sia garantita l’autosufficienza: “Roma deve fare la propria parte, deve dare risposta alla propria produzione. Altrimenti, come accade sistematicamente, gli altri territori regionali vanno in fibrillazione”.
Anche Pernarella di è detta d’accordo sull’autosufficienza degli Ambiti territoriali ottimali. “Ma in questi anni – ha evidenziato – si sono fatti diversi atti amministrativi in senso contrario. Anche l’ordinanza emanata a luglio non rispetta questi parametri e ha dato ai privati la possibilità di derogare ai limiti stabiliti dalla legge”. Sugli impianti, Pernarella ha detto che i Tmb non sono sufficienti perché recuperano una bassa quantità di rifiuti. Per quanto riguarda i rapporti tra la Regione e Roma Capitale, la consigliera ha chiesto che la prima imponga il necessario adeguamento tecnologico. “Roma non ha la disponibilità di indicare la discarica, deve indicare le aree idonee, ma è la Regione che deve indicare i criteri. Ognuno deve guardare alle sue responsabilità”, ha concluso.