Una task force per liberare a Cisterna un’altra villa del narcotrafficante Gennaro Amato, coinvolto negli anni ’90 nell’operazione tridente. La lussuosa abitazione posta nella zona periferica del comune pontino, è stata sgomberata e confiscata alla criminalità organizzata questa mattina dai Carabinieri del Comando Provinciale di latina, Polizia di Stato, Guardia di finanza di latina con il supporto dell’agenzia nazionale dei beni sequestrati. All’interno della villa con giardino di proprietà del 50enne, attualmente in carcere, viveva l’ex moglie di Amato. I famigliari dell’uomo, nonostante la notifica dell’ordinanza di confisca da parte dell’agenzia nazionale dei beni confiscati, trasmessa il 14 giugno 2014 non avevano ancora provveduto an liberare l’edificio, ora acquisito a patrimonio dello Stato. Dopo l’intervento delle forze dell’ordine, attività pianificata durante un vertice in prefettura avvenuto il 27 gennaio scorso, la donna ha consegnato le chiavi dell’abitazione e degli immobili annessi. Al termine dello sgombero il nucleo ha provveduto a mettere in sicurezza la struttura, affidata alla curatrice giudiziaria in attesa della nuova destinazione.
L’Operazione Tridente Sorvegliato speciale dal 1995 e per tre anni con obbligo di soggiorno nel comune di Cisterna, come previsto dal Tribunale di Latina e ancora per altri 5 anni dal 6 maggio 1999, Amato è da sempre un personaggio coinvolto nei “fatti criminali” di droga relativi alla provincia di Latina, Nel 1993 venne arrestato dalla squadra narcotici della Criminalpol Lazio nell’ambito dell’operazione Tridente, partita qualche mese prima del suo arresto , con il sequestro di 25 kilogrammi di cocaina purissima importata dal Sud America. Secondo gli investigatori Amato ed i suoi compagni oltre che a custodire la cocaina, si occupavano anche della diffusione della droga anche in puglia e Campania, con punti di vendita a Napoli e Bari. Nel novembre 1998 fu gambizzato davanti alla sua villetta, alla periferia di Cisterna, da due persone a bordo di un’Alfa Romeo. Un avvertimento per gli inquirenti, messo a segno da Carmine Ciarelli, uomo di spicco della malavita pontina legato al traffico di droga e all’usura. Nel Settembre 2001, sotto sorveglianza speciale,Amato fu di nuovo vittima di un agguato, un regolamento di conti. Intanto la giustizia ha fatto il suo corso e amato è stato condannato in più occasioni. Nonostante abbia beneficiato della misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale, adottato per tentare un ravvedimento mai avvenuto, non a caso è rimasto uno dei protagonisti di gravi fatti di spaccio internazionale di sostanze stupefacenti in forma associata. Nel 2008 è stato nuovamente arrestato per traffico illecito di sostanze stupefacenti e per questo condannato in primo grado alla pena di anni 8 di reclusione; inoltre nel 2010 è risultato coinvolto, per i reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e violazione alla normativa sulle armi, nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Sfinge” effettuata dalla Squadra Mobile di Latina in collaborazione con il Commissariato P.S. di Cisterna e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.
I BENI Confiscati Nel 2011 la divisione anticrimine della questura di latina ha operato una serie di sequestri dei beni intestati ad Amato per l’ammontare di 1 milione di euro. Tra questi la villa oggi oggetto di sgombero, una villa sita in Cisterna di Latina acquistata nel 2003, un appartamento in Cisterna di Latina, acquistato nel 2008 con annessa corte esclusiva di pertinenza, un terreno acquistato in Cisterna di Latina nel 2009, consistenza 5 are, un autoveicolo TOYOTA IQ, immatricolato nel 2009 ed intestato ad AMATO Gennaro,un autoveicolo BMW X5 3.0D, immatricolato nel 2005 ed intestato alla ex moglie, un autoveicolo BMW AG immatricolato il 05.09.2007 ed intestato alla convivente e tutti i rapporti con saldo attivo intrattenuti dall’uomo, dall’ex coniuge e dalla attuale convivente presso tutti gli Istituti di Credito sul territorio nazionale.