E’ in corso lo sgombero di Antonio e Giulia Ciarelli e di Giacinta Spada, nell’abitazione di via Andromeda, a Latina. Sul posto la polizia, gli operatori sanitari del 118 e i servizi sociali del Comune di Latina, che hanno preso in carico la famiglia dopo il ricorso degli avvocati Gaetano Marino e Carla Bertini alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
I giudici europei avevano annullato la sospensione dello sgombero proprio perché il Comune si era impegnato a trovare una soluzione abitativa alternativa alla casa simbolo della famiglia Ciarelli, compatibile con la situazione di salute dei tre occupanti e garantendo l’unità del nucleo familiare.
Andranno a stare in una casa famiglia di Sezze che ospiterà tutto il nucleo familiare ed è stata garantita la compatibilità delle condizioni di salute con la struttura. Questo darà loro anche un punteggio in graduatoria superiore per l’assegnazione di una casa popolare.
La struttura è entrata a far parte del patrimonio del Comune di Latina per essere destinata a finalità sociali. Il bene confiscato, come l’altra abitazione attigua già precedentemente sgomberata, è parte dell’imponente operazione di polizia giudiziaria eseguita ad aprile del 2010 dalla divisione polizia anticrimine, in collaborazione con la squadra mobile della questura di Latina e con l’ausilio del servizio centrale operativo di Roma, che aveva consentito prima il sequestro di tutti i beni mobili e immobili riconducibili in qualsiasi modo alla famiglia Ciarelli e, successivamente, la confisca dell’intero patrimonio per un valore complessivo di 6 milioni di euro.