La dottoressa Matilde Celentano, fisiatra della Asl di Latina, torna a Düsseldorf per studiare l’esoscheletro. Obiettivo: rimettere in piedi le persone che vivono sulla sedia a rotelle.
Anche quest’anno la dottoressa-consigliera comunale ha partecipato alla tre giorni tedesca della Fiera internazionale della riabilitazione. Un appuntamento per lei irrinunciabile per l’aggiornamento professionale e per cogliere le novità nel campo della riabilitazione motoria, pertinente alla sua specializzazione. “Ma vale la pena sottolineare – afferma – che l’appuntamento di Düsseldorf – consente approfondimenti anche nel campo della riabilitazione sensoriale, visiva e uditiva”.
Dottoressa, in parole povere che cos’è un esoscheletro? “E’ un apparecchio robotico cibernetico che costituisce una sorta di muscolatura artificiale, che consente di deambulare alle persone che hanno perso l’uso degli arti inferiori, paraplegici, con lesioni spinali”.
Una sorta di miracolo della robotica? “L’esoscheletro è un’armatura collegata a un computer che invia impulsi e coordina i movimenti. E’ un’opportunità fornita dalla ricerca, efficace su pazienti che rispondono a determinate caratteristiche. Io al posto del termine miracolo uso il termine speranza, perché oggi questo apparecchio ha ancora un costo molto elevato. Si aggira intorno ai 70mila euro e, purtroppo non è alla portata di quanti soffrono la condizione di paraplegico. Non rientra ancora nel Sistema sanitario nazionale. Mia la speranza di rimettere in piedi le persone che vivono in carrozzella. Diciamo, una speranza obiettivo”.