Cinquanta precari dell’azienda speciale Abc Latina saranno stabilizzati a scaglioni entro giugno 2020 a partire dall’inizio del nuovo anno. La novità è emersa oggi pomeriggio nel corso della commissione Bilancio del Comune di Latina con all’ordine del giorno anche un punto riguardante il gestore del servizio di igiene urbana, ovvero la questione relativa agli affidamenti diretti ripetuti con importo inferiore ai 40mila euro, sollevata dal consigliere Alessandro calvi di Forza Italia.
Presenti nell’aula “Rita Calicchia” anche il presidente del consiglio di amministrazione e il direttore generale dell’Abc, rispettivamente Demetrio De Stefano e Silvio Ascoli.
A margine della discussione sugli affidamenti diretti, “giustificati” con motivazioni dovute alla situazione emergenziale in cui l’azienda speciale si è trovata ad operare – “Abbiamo prorogato i contratti della Latina Ambiente concentrandoci su altri problemi”, è stato detto -, è stata affronta anche la questione del personale, sollevata nuovamente di recente nel corso di un’assemblea dei dipendenti.
Il presidente De Stefano ha comunicato ai commissari che la stabilizzazione del personale attualmente a tempo determinato avrà luogo a partire dalla scadenza dell’ultimo contratto trimestrale, quello in essere, con scadenza a dicembre. Dopodiché si passerà ad un piano di assunzioni a tempo indeterminato, a scaglioni, entro giugno 2020.
Per quanto riguarda le lamentale sulle buste paga, il direttore Ascoli ha affermato che per il ritardo dei pagamenti degli assegni familiari l’azienda speciale non c’entra nulla, perché da marzo comunica i dati all’Inps, assumendo così la funzione di sostituto d’imposta, nulla di più. In quanto agli straordinari, il direttore ha riferito ai commissari che quelli autorizzati vengono regolarmente pagati. Come a dire che poi se si “prende” mezzora di tempo per riporre i mezzi o parlare con i colleghi, questi minuti non vengono conteggiati. Altra informazione fornita ai commissari riguarda l’utilizzo di un rilevatore biometrico al passaggio dei dipendenti in azienda. Della serie, impossibile “timbrare” al posto di un altro.