Anche CasaPound Latina e i suoi militanti oscurati dai social. Marco Savastano, referente del movimento a livello pontino, corre ai ripari con un nuovo profilo Facebook. La foto in evidenza subito postata è quella della manifestazione odierna a Roma, davanti Montecitorio, di dissenso al Governo giallo-rosso.
“E’ allucinante – commenta – tutte le pagine di Casapound e di Solid, l’organizzazione onlus a vocazione caritatevole e umanitaria della tartaruga frecciata sono state oscurate”.
Savastano è perplesso. In provincia di latina al momento è salva solo il profilo Casapound Maenza Italexit, aperta in occasione delle elezioni europee di maggio. Il resto è tutto bannato.
Secondo, Simone Di Stefano, segretario nazionale di Casapound, come riporta repubblica.it si tratta di “un abuso, commesso da una multinazionale privata in spregio alla legge italiana, uno sputo in faccia alla democrazia, un abuso commesso in un giorno simbolico”. E il giorno simbolico è rappresentato dalla protesta di migliaia tra esponenti e militanti di destra e cittadini accomunati dai valori sovranisti andata in scena oggi con la sola bandiera del Tricolore davanti Montecitorio mentre il premier Conte parlava alla Camera per la fiducia.
“Un segnale chiaro di censura – afferma Di Stefano – che per ora colpisce noi, ma indirizzato a tutta l’opposizione al governo PD/5Stelle. Questo è solo l’inizio, chissà di cosa saranno capaci”.
“Le persone e le organizzazioni che diffondono odio o attaccano gli altri sulla base di chi sono non trovano posto su Facebook e Instagram – fa sapere Facebook -. Candidati e partiti politici, così come tutti gli individui e le organizzazioni presenti su Facebook e Instagram, devono rispettare queste regole, indipendentemente dalla loro ideologia”. Quindi gli account rimossi avrebbero violato la policy e “non potranno più essere presenti su Facebook o Instagram”.
Nella foto postata in evidenza da Savatano, ritraente la folla in piazza Montecitorio, una didascalia eloquente: “Questo è la mia ultima foto postata con il profilo bannato. Avevo scritto ‘Il popolo c’è’. Evidentemente il popolo dà fastidio. Chiusi i profili di tutte le pagine di CasaPound Italia e dei nostri personaggi politici. Dalle nostre pagine nessun odio come dicono gli amministratori di Facebook, ma solo amore per la nazione. Probabilmente ci bloccheranno di nuovo ma vinceremo lo stesso, tranquilli”.