La procura di Latina ha chiesto 3 rinvii a giudizio per la morte di Sara Francesca Basso, annegata nella piscina dell’hotel Virgilio a Sperlonga. Risucchiata dall’aspiratore era rimasta sul fondo della vasca senza che nessuno, nonostante gli sforzi, potesse portarla in salvo.
La 13enne, nel luglio dello scorso anno, era in vacanza con la mamma e la sorellina di 4 anni, ma non è mai tornata a casa. Dopo essere stata tirata fuori morì qualche ora più tardi all’ospedale Gemelli di Roma, dove era stata trasportata d’urgenza.
Secondo gli inquirenti, che aveva chiuso le indagini nel febbraio scorso, la ragazza morì per un errore umano, per “imperizia”. Nessun malore quindi, ma annegamento. La richiesta di rinvio a giudizio è partita per il rappresentante legale della società che gestisce l’albergo, per l’ex proprietario e per il costruttore della piscina che nel 2004 realizzò anche l’impianto di aspirazione. Si attende ora la fissazione della udienza preliminare.