La storia di un definanziamento che ha ucciso la crisalide del lungomare di Latina. Il progetto Metamorfosi, ovvero di recupero e riqualificazione dei percorsi pedonali e accessi a mare, con arredi in materiale eco-compatibile e l’abbattimento di barriere architettoniche, doveva servire a trasformare la Marina da bruco rugoso a una splendida farfalla. Nato nel 2016 con l’assessore Gianfranco Buttarelli (dirigente Giovanni Della Penna), è morto con l’assessore Francesco Castaldo (dirigente Paolo Ferraro) nel 2019.
E’ questa la prima certezza emersa oggi in commissione Governo del territorio, presieduta da Celina Mattei, indetta su richiesta della consigliera di maggioranza Maria Grazia Ciolfi, con mandato alla Marina, per avere un chiarimento sul definanziamento del progetto, per un ammontare di 824.525 euro, da parte della Regione Lazio di cui si è avuta notizia soltanto la scorsa settimana.
L’assessore all’Urbanistica Francesco Castaldo ha fatto un quarto d’ora di piroette sulle procedure e difficoltà di un iter finalizzato all’ottenimento di contributi da parte della Regione Lazio, parlando della sua esperienza passata di dirigente e della pratica di “fare finta” di indire conferenze di servizio per prendere tempo in caso di solleciti alla fornitura di ulteriori documentazioni da parte della Regione. Una premessa molto lunga per affermare poi, in soldoni, che il problema della mancata fornitura di ulteriore documentazione da parte del Comune di Latina alla Regione per il progetto Metamorfosi sarebbe stato determinato dalla carenza di personale. Insomma, la perdita del finanziamento secondo Castaldo è riconducibile ad una carenza di risorse umane. L’assessore ha concluso il suo intervento mostrandosi fiducioso sulla possibilità di recuperare al prossimo bando: “Ci sarà un’altra occasione per il progetto Metamorfosi”.
L’architetto Sabina Campione, dell’ufficio Pianificazione urbanistica, responsabile unico del procedimento (Rup) Metamorfosi, che ha curato la progettazione, si è soffermato sul programma, sull’idea, sulla valenza, per poi affermare sostanzialmente che alla Regione Lazio la documentazione richiesta non era potuta arrivare per mancanza di risorse finanziarie, perché serviva rendere esecutivo il progetto con relazioni specialistiche da sostenere con un impegno di spesa. Nel corso dell’audizione di Campione si è appreso che la nomina di Rup le era arrivata attraverso una delibera di giunta e che dopo le dimissioni dell’assessore Buttarelli e la ripartizione delle sue deleghe tra Castaldo e l’assessore Emilio Ranieri le era stato detto che il progetto Metamorfosi doveva passare ai Lavori pubblici o all’Ambiente, ma che alla fine non se ne era fatto più nulla, mantenendo tuttora lei stessa il ruolo di Rup.
Alla notizia della nomina del Rup attraverso una deliberazione di giunta, l’assessora Paola Briganti, vice sindaco con delega alla legalità e trasparenza, è caduta dalle nuvole, chiedendo all’architetto spiegazioni. Campione ha ribadito di non conoscere le motivazioni di ciò, ma che l’indicazione del Rup appariva nella deliberazione relativa al progetto Metamorfosi. A questo punto è intervenuta la consigliera Nicoletta Zuliani del Pd che rivolgendosi alla vice sindaco ha detto: “Ma come, chiede spiegazioni al funzionario quando in giunta c’era lei? E’ una nomina illegittima? E meno male che la segretaria generale ha introdotto la riapprovazione dei verbali di giunta per controllare meglio. E per fortuna. Dove stava il problema?” “Il dirigente non voleva nominare il Rup? Beh, avrebbe potuto farlo la segretaria generale esercitando il potere sostitutivo. Invece la nomina è stata fatta con una delibera di giunta, ancora una volta la segretaria non ha firmato nulla”, ha detto a margine la consigliera.
Il consigliere Nino Leotta di Lbc ha detto di voler approfondire la questione della carenza di risorse umane, “altrimenti se il problema non verrà risolto l’auspicio dell’assessore Castaldo di partecipare ad un altro bando potrebbe essere compromesso nuovamente”.
“Ma quale problema di risorse umane! Certo gli uffici sono oberati di lavoro e lo sappiamo benissimo. In questo caso però, come ha spiegato l’architetto, la criticità è stata dovuta a una questione di organizzazione e di risorse finanziarie”, ha sottolineato la consigliera Giovanna Miele di FI.
“Chiaro che così non può andare – ha concluso la consigliera Ciolfi di Lbc che aveva richiesto il punto all’ordine del giorno della commissione -, Spero almeno che questo errore sia costruttivo per il futuro. Il sindaco il 23 marzo 2018 ha richiesto alla Regione Lazio una proroga per questo progetto. Non capisco perché allora non ci si è impegnati a fondo, anche per le risorse finanziarie che servivano per completare la progettazione. Se Metamorfosi non era più prioritario bastava dirlo, mi sarei dedicata ad altro”.
Sull’argomento resta attiva l’interrogazione della consigliera Matilde Celentano di FdI, non ancora calendarizzata.