Dopo l’intervento dell’ex sindaco Calogero Santangelo sul caso dei soldi dovuti dal Comune di Aprilia all’Aser come stabilito dalla sentenza del tribunale di Roma sul lodo arbitrale, non si fa attendere la replica del sindaco di Aprilia Antonio Terra, che respinge le accuse sulle colpe dell’attuale amministrazione. “Con la stessa incoscienza con cui ha gestito la città di Aprilia dal 2005 al 2008, gli anni più bui per la nostra comunità- dice Terra- l’ex Sindaco Santangelo ricostruisce ora per allora, con altrettanta disinvoltura, la vicenda dell’arbitrato che ha visto soccombere il Comune di Aprilia e stabilito un risarcimento milionario in favore dell’Aser. Secondo la sua tesi, o delle mani invisibili che la sostengono a nome suo, la responsabilità sarebbe da addebitare all’azione intrapresa dall’Amministrazione Meddi per sciogliere il vincolo con la stessa Aser e riprendere la gestione pubblica dei tributi locali. Su questi vaneggiamenti mi limito a ricordare all’ingegner Santangelo e alla sua cricca la nomina che lo stesso ha conferito all’avvocato di grido, plurilaureato, che si è costituito oltre i termini di legge lasciando di fatto l’ente comunale privo di difesa; la mancata nomina del consulente tecnico di parte nel lodo arbitrale, fatto questo rilevato anche dalla stessa Corte dei Conti allorquando ha stabilito l’ingente danno erariale di 80 milioni di euro commesso dall’Aser in danno dei cittadini apriliani. Ricordo, poi, che la truffa dei tributi non è solo materia nostrana, ma partita da Aprilia ha finito per coinvolgere oltre 400 Comuni italiani.All’ex Sindaco Santangelo voglio solo dire che già l’affidamento diretto dei tributi all’Aser gridava vendetta per effetto di quel contratto capestro che riconosceva il 30% di aggio su tutti i versamenti, figuriamoci con il suo addendum, arrivato quando sarebbe stato più logico continuare la strada politica e legale intrapresa dall’Amministrazione Meddi e rescindere definitivamente quel vergognoso contratto”.