Era stata arrestata nel luglio del 2018 perché in casa aveva nascosto armi e munizioni. L’agente di polizia penitenziaria di Latina è stata condannata oggi a 3 anni di reclusione. Dopo quasi un anno di carcere ha ottenuto oggi, gli arresti domiciliari.
Questa mattina si è svolto il processo con rito abbreviato, che prevede il giudizio sulla base degli elementi raccolti durante le indagini e la riduzione di un terzo di una eventuale condanna. Il giudice per le indagini preliminari Pierpaolo Bortone ha deciso nel pomeriggio.
Un piccolo arsenale era stato trovato questa mattina dalla questura di Latina in casa della donna, difesa dall’avvocato Oreste Palmieri. Quattro pistole perfettamente tenute e pronte a sparare e decine e decine di proiettili erano nascosti in un armadio dell’appartamento dell’assistente capo donna, in servizio presso il carcere di via Aspromonte.
Tra le pistole sequestrate una revolver calibro 45 Acp, una 9×21 Brigadier con la canna filettata per l’applicazione del silenziatore oltre che con la matricola abrasa e una calibro 22 molto piccola, da tenere nella cinta o in tasca.