Ritardi nella convocazione della commissione urbanistica per discutere le modifiche al regolamento sugli scarichi, che fanno riflettere, alla luce dell’esigenza di definire in breve tempo una vicenda che riguarda almeno 15 mila persone residenti in periferia. A denunciare una gestione quanto meno superficiale della vicenda, i consiglieri di centrosinistra, Carmen Porcelli (Primavera Apriliana), Monica Tomassetti e Vincenzo Giovannini (PD), che ravvisano gravi responsabilità politiche a carico del vicesindaco Franco Gabriele. “A distanza di una settimana- commentano i tre esponenti di centrosinistra- dalla riunione dell’ultima commissione urbanistica, svoltasi il 28 gennaio u.s con un solo punto all’ordine del giorno, Note esplicative aggiornamento regolamento agli scarichi, mi aspettavo un segnale da parte dell’assessore all’urbanistica, Franco Gabriele, per definire le modifiche al regolamento necessarie ai cittadini e agli uffici comunali per definire alcuni aspetti relativi all’adeguamento che la norma impone. La commissione, quel giorno, si è chiusa con l’impegno da parte dell’assessore a convocare a stretto giro di dieci giorni, una nuova commissione affinché le proposte da emendare al regolamento, approvato dal consiglio comunale oltre un anno, ottenessero una valutazione da parte degli uffici. Ci siamo, invece, trovati di fronte ad un’altra convocazione: sì a quella della commissione urbanistica, ma con all’ordine del giorno caldaie e rifiuti, ben altri argomenti dunque rispetto a quello concordato. L’urgenza con la quale ci si dovrebbe muovere rispetto ad un tema tanto sentito e che – lo ricordiamo coinvolge circa 15mila cittadini che abitano nella periferia della nostra città – dovrebbe trovare una immediata risposta da parte della politica Aprilia, mentre i fatti ci dimostrano (e non le opinioni) secondo il vicesindaco non c’è, non esiste. La convocazione di una commissione su altri punti, che non sono quelli riguardanti gli emendamenti al regolamento agli scarichi, ci fa pensare che in questi giorni gli uffici – già oberati e sottodimensionati – abbiano dovuto tralasciare la questione delle periferie, per dedicarsi ad altri e chissà perché urgenti questioni che potevamo benissimo posticipare”. Un atteggiamento duramente censurato dai consiglieri, che chiedono quanto prima di convocare la commissione per definire regolamento e proposte. “Come sempre accade, la commissione urbanistica chiude i suoi lavori nella incertezza, incertezza che trova invece soluzione nelle strategie di comodo di un assessore il quale, dopo aver illuso come un pessimo prestigiatore i residenti delle borgate e dichiarando cose non vere come ad esempio che sarebbe stato utile mettersi in regola con gli scarichi perché questo avrebbe comportato la esclusione dalla Via, cerca scorciatoie e stratagemmi per rifuggire dalle sue responsabilità, cerca scorciatoie e stratagemmi per rifuggire dalle sue responsabilità, magari contando sull’appoggio esterno di qualcuno che perori la sua versione e ridimensioni la portata dei suggerimenti giunti dall’associazione geometri e dal centrosinistra. Sicuramente lasciare passare il tempo è uno stratagemma poco astuto ed efficace: appartiene a chi utilizza la logica dello struzzo, mentre che si fa carico responsabilmente dei bisogni dei cittadini chiede impegni e soluzioni immediate. E’ ciò che ci auguriamo di ottenere entro la prossima settimana: la convocazione di una commissione urbanistica urgente”.