La direzione Infrastrutture e Mobilità della Regione ha scritto ai comuni laziali e all’assessore al ramo della giunta Zingaretti, Mauro Alessandri, che c’è il serio rischio della riduzione del 4% del contributo chilometrico previsto per il servizio di trasporto pubblico locale. Sul bilancio della Regione Lazio per l’annualità 2019 risultano stanziate per il Tpl dei Comuni, eccetto Roma Capitale, 62 milioni di euro. Ma, come spiega il dirigente Maria Fabrizio Bernardo, gravano i rischi conseguenti all’applicazione di alcuni commi (1118 e 1119) della Legge Finanziaria 2019, sui quali le Regioni hanno espresso un giudizio fortemente critico in sede di Conferenza Stato-Regioni.
“Tale applicazione potrà determinare, in caso di esito negativo del monitoraggio degli andamenti tendenziali di finanza pubblica previsto entro il mese di luglio – si legge nella missiva -, una riduzione del Fondo Nazionale Trasporti di 300 milioni per il 2019. Con specifico riguardo al contributo spettante alla Regione Lazio, lo stesso potrà subire in termini assoluti una riduzione di circa 35 milioni di euro rispetto all’anno 2018. Rispetto alla quota di finanziamento destinata ai Comuni a titolo di Tpl, tale riduzione equivale a circa il 4% dell’importo come sopra stanziato. In via cautelativa, dunque, ciascun Comune potrà fare affidamento con certezza per il 2019, in virtù delle limitazioni di cui ai richiamati commi 1118 e 1119, su di un importo pari a quello ricevuto nel 2018, ridotto di un 4%. Questa Direzione procederà, pertanto, ad impegnare nei confronti dei singoli Comuni l’importo risultante dal riparto storico al netto di detto 4%”.
La direzione regionale inoltre invita i comuni a conformarsi, entro il 3 dicembre 2019, alle disposizioni contenute nell’articolo 5 del Regolamento dell’Unione Europea 2016/2338 del 14 dicembre 2016. Entro tale data, pertanto, è necessario procedere all’affidamento del servizio di Tpl tramite gara.
Un “invito” quest’ultimo che in provincia di Latina colpirà nel segno dal momento che numerose municipalità hanno in corso servizi in proroga, con gare scadute da diverso tempo. Non è il caso del Comune capoluogo dove la gara europea ha portato ad un nuovo affidamento con servizio entrato in funzione il primo luglio 2018. Il precedente era scaduto nel 2010. Inoltre, sempre per quanto riguarda Latina, l’eventuale riduzione del 4% del contributo chilometrico non dovrebbe avere ripercussioni dal momento che la gara espletata lo scorso anno ha previsto circa 270mila chilometri in più, rispetto a quelli normalmente percorsi, sui quali potrebbe essere recuperata il minor rimborso proveniente dalla Regione.