La somma impegnata è ingente, 780mila euro, e l’acquisto di due nuovi autobus elettrici, deciso dall’amministrazione comunale di Latina Bene Comune, resta in questi giorni a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno al centro del dibattito politico-amministrativo del capoluogo pontino. Ieri mattina, infatti, il consigliere di opposizione Nicola Calandrini ha depositato una richiesta di accesso agli atti sull’argomento chiedendo anche di conoscere “in base a quali atti di programmazione e di gara sussiste per il Comune di Latina la necessità ed urgenza di procedere alla ‘integrazione parziale degli autobus rottamati’, adibiti al servizio di trasporto pubblico locale, come riportato nella delibera della Giunta numero 411/2018 del 30 novembre 2018” poi ratificata in Consiglio venerdì 29 dicembre 2018.
Calandrini ha chiesto copia della corrispondenza intervenuta tra il Comune di Latina e l’Atral, ovvero il vecchio gestore del servizio di Tpl, riferita alla riconsegna degli autobus di proprietà comunale alla scadenza del contratto di servizio e copia della perizia valutativa circa le condizioni del parco mezzi di proprietà comunale alla data di cessazione della concessione del servizio con la società Atral redatta dagli uffici (come dichiarato nella delibera della Giunta numero 411/2018 del 30/11/2018) riferita a ciascuno dei mezzi di proprietà comunale in riconsegna, nonché copia del verbale di riconsegna dei mezzi di proprietà comunale dal gestore Atral al Comune di Latina, ma anche copia della corrispondenza, di atti o provvedimenti del Comune di Latina in seguito alla verifica dello stato dei mezzi di proprietà comunale in rapporto alle previsioni del contratto di servizio stipulato con Atral, ivi compresa la nota protocollo numero 116055/2018 del 4 settembre 2018 con la quale è stata disposta la rottamazione dei mezzi.
L’acquisto dei due nuovi bus elettrici deliberato attraverso variazione di bilancio sarebbe dovuto, in base a quanto dichiarato in aula e fuori dall’aula dagli esponenti di maggioranza, alla rottamazione di due dei cinque mezzi comunali, riconsegnati da Atral e affidati al nuovo gestore del servizio Csc Mobilità. E allora Calandrini ha chiesto copia anche della corrispondenza intervenuta tra il Comune di Latina ed il gestore del servizio trasporto pubblico locale Csc per la presa in carico del parco mezzi comunali ed eventuali richieste di integrazione dei mezzi del parco comunale da parte di Csc; e ha chiesto copia del verbale di consegna dei mezzi di proprietà comunale dal Comune di Latina al gestore Csc e relativo contratto di affidamento dei mezzi come previsto dagli atti di gara.
Il consigliere capogruppo di Fratelli d’Italia, inoltre, ha chiesto di conoscere “se il gestore Csc ha presentato richiesta di integrazione del parco mezzi al Comune di Latina, ovvero in base a quali criteri ed atti è stato deciso di acquistare due nuovi mezzi ibridi/elettrici oggetto dell’atto di giunta numero 411/2018” e “se la proposta di deliberazione che ha riguardato la variazione di bilancio oggetto sia della delibera 411/2018, che ha deciso l’acquisto di nuovi mezzi da adibire al trasporto pubblico locale, per la spesa di 780.000 euro, e della successiva delibera del Consiglio Comunale poi approvata, è stata sottoposta o meno alle verifiche previste dal vigente Piano Anticorruzione, approvato dalla Giunta con la deliberazione 291/2018 e quale è stato il relativo referto”.
Latina, deliberato l’acquisto di due autobus elettrici per 780mila euro. I dubbi dell’opposizione