La Conferenza regionale permanente per l’istruzione ha espresso parere negativo al piano di dimensionamento scolastico proposto dalla Provincia di Latina, che prevedeva l’accorpamento del liceo classico Dante Alighieri e dell’istituto tecnico Vittorio Veneto di Latina: promossi gli studenti e bocciati preside del liceo e consiglio provinciale. In definitiva, infatti, è passata la linea della protesta: non accorpamento; deroga di un anno per il Vittorio Veneto; tavolo tecnico per il dimensionamento. Linea proposta anche dai consiglieri provinciali di Latina Bene Comune, unici a votare contro l’accorpamento nella sede di via Costa. Il parere negativo della Conferenza regionale permanente, che anticiperebbe di fatto la decisione finale della Giunta regionale, è stato mal digerito dal presidente della Provincia Carlo Medici.
“Il voto contrario espresso dalla Regione Lazio, dopo il voto favorevole di tutte le provincie e dopo che il direttore dell’Usr del Lazio Gildo De Angelis ha definito quella della provincia di Latina ‘una proposta troppo bella per non essere attaccata’, dimostra ancora una volta e su gran parte dei temi che interessano la prossimità amministrativa, la lontananza della Regione e la difficoltà oggettiva a trattare tematiche di territori troppo lontani producendo decisioni lesive del territorio e basate esclusivamente su burocrazia cartacea. Si tratta di un atteggiamento esattamente analogo a quello adottato lo scorso anno in sede di pianificazione scolastica territoriale”, ha dichiarato il numero uno della Provincia di Latina, nonché docente.
“Resta pertanto in piedi l’ipotesi del mantenimento in deroga dello status quo per il Vittorio Veneto-Salvemini a danno evidente – ha sottolineato Medici – della qualità dell’offerta formativa, della organizzazione e programmazione di un istituto abbandonato a sé stesso da anni ed in costante, logica e conseguente diminuzione di iscrizioni. Mi auguro che la Giunta regionale sappia ascoltare una proposta ‘troppo bella’ contrariamente a chi difende i propri consensi locali e i diritti di chi ruota attorno al mondo scolastico tranne quelli degli studenti – ha concluso il presidente – che per un altro anno vivranno in una scuola con guida a singhiozzo e privata di qualsiasi prospettiva”.
Alla Conferenza permanente per l’istituzione, questa mattina, convocata dall’assessore regionale alla Scuola Massimiliano Smeriglio, vice presidente della Regione Lazio, erano presenti anche gli assessori al ramo dei capoluoghi di provincia, le rappresentanze sindacali di categoria, oltre ai presidenti delle Province e al direttore dell’Ufficio scolastico regionale. Presente quindi anche l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Latina Gianmarco Proietti.
“È stato un momento interessante di ascolto ed elaborazione di proposte politiche per il dimensionamento delle scuole di tutte le province del Lazio – ha commentato Proietti -. In merito alla proposta avanzata dall’Amministrazione provinciale di Latina sull’accorpamento del Liceo Classico con il Vittorio Veneto, ho compreso e apprezzato l’intenzione di trovare una soluzione capace di futuro per le scuole, ma ho dissentito sulla fattibilità, contraria alle linee guida regionali e ignara della complessità della struttura differente di un tecnico con un liceo. La proposta non è stata votata in assemblea e quindi per almeno un anno rimarremo così. Ho auspicato dunque che lo stesso presidente della Provincia si adoperi per la creazione di un tavolo che studi e ottimizzi le strutture e gli indirizzi per dare futuro a tutte le scuole”.