Scontrini e rimborsi cinque stelle: tra l’inchiesta dell’Unità (ripresa da Latina Corriere il 29 gennaio) e la rettifica chiesta dall’avvocato Paolo Morricone (clicca qui), per conto dei consiglieri della Regione Lazio Valentina Corrado, Davide Barillari, Devid Porrello, Gaia Pernarella, Gianluca Perilli, Silvia Blasi, Silvana Denicolò, s’inserisce un appello alla chiarezza sollevato dell’attivista ciociaro di Isola del Liri Stefano Venditti.
La rettifica che aumenta perplessità
“Non si perde occasione per cercare di infamare l’operato di portavoce del M5S – posta in rete Venditti -, ma se da una parte si cerca di gettare del fango dall’altra ci sono atteggiamenti che porgono il fianco”. “Considerato che nel movimento si hanno comportamenti forti e decisi, vedi espulsione sindaco di Quarto – scrive il ciociaro -, appare quanto mai urgente che si chiariscano delle posizioni. La lettera stessa dell’avvocato Morricone non chiarisce dubbi ma aumenta perplessità”. Venditti si sofferma su due contenuti della rettifica.
Spese auto
“Relativamente a quanto riportato sulle ‘spese di auto’ dei consiglieri Porrello e Pernarella – si legge nella diffida dell’avvocato Morricone, pubblicata integralmente il primo febbraio dall’Unità -, che essi, pur non essendo residenti a Roma, ma a Civitavecchia e a Terracina, al fine di ridurre i costi per i cittadini, hanno ritenuto di non dovere affittare un’abitazione a Roma, ma percorrere invece rispettivamente 150 e 260 chilometri al giorno solo per recarsi in Consiglio regionale, oltre gli spostamenti nel territorio laziale con la propria automobile legati all’attività istituzionale. I relativi costi di percorrenza, criticati dal vostro articolo, sono stati calcolati in base alle tabelle ACI e ai kilometri effettivamente percorsi”. A ciò Venditti replica: “Sui rimborsi chilometrici facendo riferimento ai rimborsi ACI si fa un grosso errore in quanto permette a chi ne beneficia di lucrare abbondantemente. Si conosce abbondantemente l’attività politica fatta da Porrello partecipando a convegni, facendo accessi a luoghi per ispezioni ed altro. È sconosciuta invece l’attività svolta dalla Pernarella, si consideri inoltre la presenza nella Regione Lazio, andando spesso negli uffici della regione ho quasi sempre incontrato Porrello mentre quasi mai ho incontrato la Pernarella”.
Spese pasti
“Relativamente a Valentina Corrado – si legge nella richiesta di rettifica dell’avvocato Morricone – si precisa che la spesa inerente il costo dei pasti, comprensivo delle giornate di trasferta, corrisponde ad una media giornaliera di euro 24,08 per ogni giorno di attività istituzionale”. “Appare alquanto strana – osserva Venditti – la media di circa 24 euro dei pasti della Corrado, in tutte le volte che mi sono recato presso la Regione Lazio spesso mi sono fermato a pranzo e massimo ho pagato 10 euro mentre i portavoce e gli assistenti avevano dei buoni pasto per cui non spendevano nemmeno i 10 euro”.
“No” agli scheletri negli armadi
“Formalmente chiedo chiarezza – conclude Venditti -. Se vi fosse da sanzionare con l’espulsione si proceda con la stessa dimostrando che non vogliamo scheletri nell’armadio e dimostrando così diversità tra gli eletti del M5S e gli altri politici che hanno sfruttato la propria posizione per arrotondare le proprie entrate”.