“Sul consumo di suolo zero e rigenerazione urbana all’insegna delle regole ci si vede assolutamente d’accordo”. E’ questo il giudizio positivo che la consigliera comunale di Latina Nicoletta Zuliani esprime sulla bozza di deliberazione presentata il 6 settembre scorso in commissione Governo del territorio, il “documento della maggioranza che definisce le linee di indirizzo in materia urbanistica”, dice Zuliani utilizzando le parole dell’assessore al ramo Francesco Castaldo.
Ma in quel “d’accordo” non c’è solo musica per le orecchie dell’amministrazione guidata dal sindaco Damiano Coletta, c’è anche frastuono. E che frastuono! E proprio oggi che a Latina è riesploso il caso di Borgo Piave, dell’urbanistica malata e dell’edilizia allegra.
Zuliani che a Lbc non le manda mai a dire (nonostante come Pd abbia partecipato più volte a tentativi di dialoghi con Latina Bene Comune), in questi due giorni ha inforcato gli occhiali, ha letto con attenzione il documento di Castaldo “a consumo di suolo zero” e poi si è messa a spulciare qualche altro atto relativo alle ultime pratiche di edilizia, per le quali si era già attivata in occasione del permesso a costruire il parcheggio interrato per il cinema Oxer.
Al posto degli uffici del centro meccanografico un centro commerciale con ampliamento di volumetrie
La consigliera cita la richiesta di permesso a costruire numero 5 del 2018 (siamo a marzo di quest’anno) “che vede – spiega – il vecchio Centro Meccanografico oggetto di opere edilizie per la sostituzione di alcune volumetrie ed una edificazione integrativa pari ad una consistenza volumetrica di 70.000 metri cubi”. “Devo dire, una consistenza volumetrica assolutamente di gran rilievo aggiunge -. E’ però rispetto al suo uso e alle conseguenze future che questo permesso a costruire fa intravedere che io vorrei vederci chiaro: lasciamo costruire un ulteriore immenso centro commerciale là dove invece il Piano regolatore prevedeva uffici e servizi. Abbiamo forse cambiato destinazione d’uso a quest’area? Originariamente il Centro Direzionale prevedeva lo spostamento di uffici e servizi proprio nella fascia da Latina Fiori al Centro Meccanografico per il quale ci fu un importante concorso di progettazione ma poi, nella realtà, le cose hanno seguito un altro corso: gli uffici Inpdap dal palazzo di vetro si sono spostati al centro perché assorbiti dall’Inps, i 130 dipendenti del Centro Meccanografico andranno in centro e la struttura è stata acquistata da Orizzonte che certo non ha interesse a metterci uffici. Ma che idea di città c’è in verità dietro il documento presentato in commissione? Come si fa a sostenere non solo idealmente, ma soprattutto tecnicamente la destinazione a servizi ed uffici con il permesso a costruire di un nuovo mega centro commerciale su quell’area?”
Zuliani sulla richiesta di permesso a costruire numero 5/2018 preannuncia un’imminente interrogazione consiliare. Stessa iniziativa intrapresa per un altro permesso a costruire, questa volta rilasciato, che l’ha vista molto dubbiosa, quello per il parcheggio interrato della società Torre la Felce.
Quale anticorruzione! Chi firma è controllore di se stesso, lo dice una delibera di giunta del 28 giugno 2018
“C’è un altro elemento – aggiunge la consigliera sul documento illustrato da Castaldo – che che fa da sfondo a tutto questo e che reputo inquietante. Sappiamo quanto sia costato alla nostra collettività la cattiva gestione dei permessi a costruire. Ebbene, questo genere di atti oggi non è tra quelli che il Piano Anticorruzione prevede di sottoporre a controllo né in fase preventiva né in fase successiva. La scelta della giunta (DGM 265 del 28/06/2018) non individua questi atti come ad alto rischio corruzione. La Segretaria/Direttrice Generale è stata chiarissima in una sua nota in risposta ad una mia richiesta di verifica di legittimità rispetto al permesso a costruire del parcheggio interrato in Viale Nervi, visto che sotto la gestione del Commissario l’allora Segretario Generale Pasquale Incarnato aveva predisposto che gli atti venissero raccolti, ordinati e portati in Procura. Le chiedevo, infatti, se avesse dato seguito a quel disposto come emerso da un verbale di conferenza dei servizi. Neanche per sogno! E neanche verrà inoltrato alla Procura dopo che l’ho segnalato! Che non si dia seguito ad un atto precedentemente disposto da un collega su fatti così gravi mi sembra inconcepibile oltreché rischioso”.
“Ma non è finita qui – incalza la consigliera, esponente del Partito democratico -. La mia specifica richiesta di verificare la legittimità di quell’atto ha sortito la risposta che questi atti sono esclusi ‘dalla sede di controlli di regolarità amministrativa, svolgendosi questi nelle materie individuate con DGM 265 del 28.06.2018 .” La nota della Segretaria/Direttrice Generale prosegue “Tuttavia per questa fattispecie, la norma anticorruzione prevede che la problematica sia sottoposta all’analisi del Dirigente competente, il quale costituisce un gruppo di lavoro che verifica la legittimità del fascicolo e del relativo procedimento e relaziona al Dirigente stesso. Quindi, questo genere di atti li controlla chi ne è responsabile, praticamente chi li firma. Della serie il controllato funge pure da controllore di se stesso.
Devo dire una scelta a dir poco discutibile e per nulla condivisibile visti i precedenti della storia del nostro Comune. Forse oggi ci si reputa indenni da certi rischi?”
La tempistica della Trasparenza
“La cosa piuttosto curiosa – si legge in un dettagliatissima nota stampa della consigliera -, e per certi versi incredibile, è la tempistica dell’approvazione della delibera che la Segretaria/Direttrice Generale cita riguardo al Piano dei Controlli:
* il 17 maggio presento accesso agli atti sul parcheggio interrato di Viale Nervi
* il 20 giugno presento l’interrogazione sul parcheggio interrato
* il 21 giugno chiedo alla Segretaria/Direttrice Generale la verifica di legittimità di quell’atto
* il 28 giugno la Giunta stabilisce che i controlli verranno fatti su una certa tipologia di atti tra i quali sono esclusi i permessi a costruire
* il 5 luglio l’assessore viene in Consiglio a (non) rispondere alla mia interrogazione
* il 20 luglio la Segretaria/Direttrice Generale mi risponde rispetto alla non competenza di controllo du quegli atti. Non considero questi come dei passi avanti nella direzione di una maggiore trasparenza né di un maggior controllo sugli atti che riguardano l’urbanistica. E la nostra Responsabile Anticorruzione in questo non ci aiuta”, conclude Zuliani citando Rosa Iovinella nei suoi diversi ruoli all’interno del Comune.