Si chiama Andrea Ciufo l’uomo arrestato ieri sera dagli agenti della Squadra Mobile di Latina per la rapina avvenuta il 20 luglio scorso nel quartiere Q4 in danno del portavalori della Coop Service, durante la quale erano stati esplosi dei colpi di arma da fuoco.
Ciufo, 44enne di Latina, residente da alcuni anni in provincia di Treviso, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, è stato fermato ieri sera in forza di un decreto emesso dal pm Valerio De Luca che ha coordinato le indagini degli uomini del vice questore aggiunto Carmine Mosca. Era seduto al tavolo di un ristorante cinese del capoluogo pontino insieme ad altre due persone quando è stato arrestato. Sorpreso sì ma non troppo, il 44enne non ha opposto resistenza ammettendo “informalmente” il suo coinvolgimento nella rapina.
Ad incastrare Ciufo i riscontri dei tabulati telefonici esaminati dopo l’arresto di Cristian De Lucia, 40enne di Latina, avvenuto subito dopo il colpo durante il quale era rimasto ferito gravemente ad un braccio. Gli investigatori della III sezione della Squadra Mobile hanno passato al setaccio i contatti telefonici avuti da De Lucia con una cerchia di persone. Mentre le immagini estratte dalle telecamere del sistema di videosorveglianza del centro commerciale “Lestrella” hanno consentito agli inquirenti di ricostruire la dinamica dell’assalto al portavalori che ha fruttato ai rapinatori 68mila euro.
I dettagli sulla rapina sono stati resi noti oggi in Questura durante una conferenza stampa indetta a seguito dell’arresto di Ciufo.
La ricostruzione
Andrea Ciufo sarebbe arrivato in largo Peri alle 10 in sella ad uno Scarabeo 200 (il mezzo, poi rinvenuto dalla Polizia in via Lunga dove era stato abbandonato, è risultato rubato a Latina due mesi prima della rapina). Qualche minuto dopo, nel piazzale opposto al centro commerciale “Lestrella”, largo Salieri, sarebbe arrivato Cristian De Lucia a bordo di una Fiat Punto grigia. Parcheggiati i due veicoli, i due si sarebbero incontrati all’interno del centro commerciale: qui De Lucia avrebbe consegnato a Ciufo un fagotto (gli investigatori ritengono che contenesse una pistola e/o il casco integrale utilizzati per la rapina). Lo stesso che sarà riposto poco dopo sullo scooter in largo Peri. Quando è arrivato il furgone blindato della Coop Service, esattamente otto minuti più tardi, entrambi i rapinatori sarebbero stati lì ad attenderlo.
I soldi trasportati servivano a rifornire lo sportello bancomat della banca di largo Peri. Ma per poter procedere, la guardia giurata aveva dovuto effettuare la procedura per lo sblocco del contenitore dei soldi. Doveva essere autorizzato prima del prelievo del contante utile allo sportello bancomat. Una procedura che richiedeva qualche minuto. I due rapinatori – come mostrano le telecamere – avrebbero infatti atteso qualche minuto prima di entrare in azione avvicinandosi al blindato con lo Scarabeo. Sarebbe stato Ciufo a condurre il mezzo, con la mano destra teneva il manubrio e con la mano sinistra impugnava una pistola. A questo punto sarebbe partito il primo colpo nella direzione della guardia giurata, esploso con molta probabilità per disorientare. Invece la guardia giurata avrebbe reagito esplodendo a sua volta due colpi di pistola mentre cadeva a terra. Un colpo era andato a vuoto ma l’altro aveva colpito al braccio De Lucia. A questo punto Ciufo si sarebbe avvicinato per arraffare i soldi e la pistola della guardia giurata. Secondo la testimonianza di quest’ultimo, De Lucia dolorante per la ferita al braccio avrebbe detto a Ciufo: “Uccidilo sto bastardo”. E con la pistola della guardia giurata avrebbe esploso altri colpi a terra accanto al suo corpo, sfiorandolo. I due quindi avrebbero ripreso lo scooter per scappare nella direzione di via Lunga.
Al chilometro 1.800 di via Lunga era stato rinvenuto lo Scarabeo. Gli investigatori ipotizzano che Ciufo si sarebbe allontanato a piedi da quel punto con il bottino e le due pistole, mentre De Lucia sarebbe stato raggiunto da un terzo complice a bordo della Fiat Punto. La stessa che sarà ripresa dalle telecamere dell’Icot. Qui l’auto si sarebbe fermata per consentire a De Lucia di scendere per andare al pronto soccorso. Sparita l’auto con a bordo il terzo uomo, De Lucia sarà subito arrestato e piantonato all’Icot, dove risulta tuttora ricoverato.
Continuano le indagini da parte degli uomini della Squadra Mobile per assicurare alla giustizia anche il terzo uomo della rapina che ha terrorizzato decine di persone presenti in largo peri il 20 luglio scorso.