La società Rida Ambiente ha presentato un nuovo ricorso al Tar contro la Regione Lazio, eccependo una presunta illegittimità sotto numerosi profili degli atti prodotti dall’ente in ottemperanza a due precedenti pronunce dello stesso Tar che imponevano alla Regione l’indicazione di una rete di impianti di smaltimento dove la società di Aprilia avrebbe potuto conferire i propri scarti di lavorazione, “in condizioni di parità e non discriminazione nonché di compatibilità economica con la vigente disciplina regionale tariffaria e con i valori indicati in tal senso dal vigente Piano regionale dei rifiuti”. Principi, questi ultimi, che Rida Ambiente ritiene siano stati “ignorati dall’Amministrazione regionale”.
“La situazione – recita una nota stampa di Rida Ambiente – sembrava essersi sbloccata alcune settimane fa quando la Regione Lazio ha indicato alla Rida Ambiente le discariche di Fosso Crepacuore a Civitavecchia e quella di Colle Fagiolara a Colleferro. Tuttavia, la seconda risulta inutilizzabile, come ammesso dallo stesso provvedimento regionale, per la presenza di alcuni tralicci da spostare, mentre l’operatività della prima è subordinata alla risposta, da parte della Regione, ad alcuni quesiti di natura tecnica sollevati da Rida Ambiente”.
“Quello che proprio non abbiamo capito – spiega Fabio Altissimi – è come mai la tariffa in ingresso alla discarica di Fosso Crepacuore sia lievitata da 50 a 95 euro in barba a quanto previsto dal Piano regionale e dal Tar. Per parte nostra, chiediamo solo che le sentenze della Magistratura siano rispettate e correttamente eseguite, e che ci sia consentito di lavorare come siamo stati autorizzati a fare. Siamo quindi stati costretti ad adire di nuovo la magistratura, l’unica che pare in grado di far rispettare la legge”.
Anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi, attraverso una nota indirizzata al presidente della Regione Nicola Zingaretti, inviata il 5 luglio 2018 per conoscenza anche al ministro all’ambiente Sergio Costa e al prefetto Paola Basilone, si è dichiarata del tutto insoddisfatta della “soluzione” trovata dalla Regione Lazio per l’impossibilità di accesso immediato alla discarica di Colleferro e per la capacità residua della discarica di Civitavecchia a disposizione di un’ampia serie di soggetti da essere del tutto inefficace alle reali esigenze della capitale. Raggi ha chiesto a Zingaretti di trovare una soluzione adeguata e immediata, come previsto dal disposto giurisdizionale.