Riceviamo e volentieri pubblichiamo alcune precisazioni fornite dall’ingegnere Flaminia Tosini, direttore della direzione Politiche ambientali e ciclo dei rifiuti, in merito ad un articolo pubblicato ieri su questa testata riguardante la discarica di Civitavecchia.
“Spiace rilevare che del curriculum (il curriculum dell’ingegnere Tosini citato nell’articolo, ndr) codesta redazione non ha colto la frase iniziale ‘principali incarichi svolti per il Comune di Civitavecchia…’. Infatti la discarica, di proprietà del Comune per cui prestavo servizio, da voi citata cioè la discarica di Fosso Crepacuore di cui ho seguito le attività tecniche che sono state svolte per conto dello stesso Comune di Civitavecchia nell’anno 2003. Questo impianto era pubblico e gestito dalla società pubblica del comune di Civitavecchia, e pure se situato nella stessa località è distinto da quella della società Mad che è stata autorizzata nell’anno 2010 con determinazione C1577 del 8/7/2010, quando prestavo la mia attività lavorativa in altro ente”.
L’altra precisazione riguarda l’ampliamento della discarica di Civitavecchia. Il dirigente della Regione Lazio spiega che l’autorizzazione del giugno scorso non può assolutamente considerarsi né ampliamento né autorizzazione ma di un aggiornamento dell’autorizzazione “in quanto la discarica di Fosso Crepacuore 3 ha esattamente la stessa volumetria per cui è stata autorizzata nell’anno 2010”. “Gli atti recenti di cui parla codesta redazione – spiega il dirigente Tosini – sono un aggiornamento dell’autorizzazione, necessario per l’inserimento di ulteriori prescrizioni ambientali”. Prescrizioni dovute ad una sentenza del Tar per il conferimento di rifiuti provenienti da altri territori.