Schiarita sul porto canale di Rio Martino. Chiamato a prendere parte al Consiglio comunale di Latina, il presidente della Provincia Carlo Medici ha fissato i tempi per il collaudo del secondo stralcio dei lavori da risolversi entro un massimo di cinque settimane. Si tratta di un passaggio importante perché consentirà il saldo che la Regione deve alla Provincia per quanto riguarda i fondi stanziati dal Mibact. Il presidente dell’amministrazione provinciale di Latina ha riferito in aula che il cedimento della sponda “storica” verificatosi nella struttura, riqualificata con le opere del secondo stralcio, potrebbe essere stato causato dall’escavo effettuato per la rimozione della sabbia dal fondale e che comunque non compromette affatto la sicurezza delle nuove realizzazioni. Ciò detto la sponda crollata “va sistemata”, ha sottolineato Medici per il quale la questione è solo un dettaglio paragonato alle difficoltà affrontate nel tempo e che ci si accinge a risolvere.
Il presidente della Provincia ha anche affermato che, una volta terminato il collaudo, la struttura sarà disponibile in tempi rapidi per concessioni provvisorie dal momento che la banchina è provvista degli allacci necessari. “Manca solo l’autorizzazione per lo scarico delle acque – ha detto – ma essendo un passaggio endoprocedimentale della Provincia non dovrebbero esservi problemi. Mi attiverò subito presso l’ufficio competente affinché ci si metta al lavoro in vista della conclusione del collaudo”. E a proposito delle concessioni provvisorie in attesa del bando l’indicazione emersa in aula è che sarà data priorità ai pescatori di professione. Medici, sollecitato da alcune domande in merito alla gestione del porto canale, ha anche affermato che l’accordo di programma stabilisce con esattezza a chi compete cosa. Come ad esempio la realizzazione dei pontili galleggianti a cui dovrà provvedere il soggetto a cui sarà assegnata mediante bando la gestione. La sfida per il futuro, possibilmente prossimo, sarà quella di intercettare fondi per l’ampliamento del porto canale con il terzo lotto che assegnerà al progetto la connotazione di eccellenza. Perché al momento la struttura potrà ospitare solo piccole imbarcazioni.
Un Consiglio comunale “appesantito” quello di oggi pomeriggio da numerose polemiche. L’ordine del giorno sulla tematica di Rio Martino era stato richiesto da tutti i gruppi consiliari al termine di una recente commissione Attività produttive attivata in argomento dal consigliere Nicola Calandrini. Ecco, il capogruppo di Fratelli d’Italia, anche alla luce delle polemiche sorte nei giorni scorsi sulla tenuta del numero legale, ha fatto notare che oggi se non fosse stato per l’opposizione la maggioranza, alla prima chiamata dell’appello, non sarebbe stata in grado di assicurare il numero legale vista l’assenza di ben cinque esponenti di Latina Bene Comune. Polemiche anche sulle parole dell’assessore alle Attività produttive Felice Costanti che a proposito del terzo stralcio dei lavori, quelli ancora da finanziare, aveva detto che occorreva fare appello alla politica. Il consigliere Giorgio Ialongo prima e la consigliera Giovanna Miele dopo hanno ricordato all’assessore Costanti di essere lui il politico del governo cittadino e che quindi l’appello lo avrebbe dovuto fare a se stesso, diversamente avrebbe potuto significare che si stava rivolgendo all’opposizione convinto che fosse la maggioranza. Più tardi Costanti ha chiarito che lo diceva a se stesso e che comunque si appellava ad un senso di responsabilità generale sul tema condiviso da tutte le forze politiche. Indispettito dalle parole di Costanti anche il consigliere Alessandro Calvi. L’assessore aveva detto che i precedenti presidenti di Provincia, Armando Cusani ed Eleonora Della Penna, avevano promesso posti barca. Una frase che secondo Calvi lasciava intendere un qualcosa di “oscuro” al solo fine di gettare il solito discreto sulla politica del passato. La critica di Calvi ha spinto l’assessore a chiarire meglio cosa intendesse dire, ovvero che Cusani e Della Penna a fine primo e secondo stralcio pensavano che i problemi fossero stati risolti ma che così purtroppo non era stato. Calvi ha invece voluto sottolineare che l’accordo di programma sottoscritto per il porto canale di Rio Martino prevedeva una spesa di 19 milioni di euro e che le opere finora effettuate sono costate 9 milioni di euro. La critica rivolta all’assessore è che avrebbe dovuto preoccuparsi del completamento del progetto piuttosto che dei presunti errori del passato, un passato che comunque ha dato alla collettività una grande infrastruttura che muove l’economia e che potrebbe farlo ancora di più portando a termine quanto stabilito con l’accordo di programma.
La consigliera Marina Armanini nel suo intervento aveva voluto replicare al discorso sulla tenuta del numero legale sostenendo che l’opposizione quando era interessata ad un argomento contribuiva al mantenimento del numero legale quando invece non era interessata abbandonava l’aula. Ma a proposito di numero legale non sono bastati tre appelli per discutere il secondo punto all’ordine del giorno, ovvero la proposta del Pd alla costituzione di una commissione ad hoc per la Marina di Latina. La consigliera Aramini ha risposto a tutti e tre gli appelli, in un’aula semi deserta. Forse questo argomento non interessava ai suoi colleghi di Lbc? L’argomento sarà discusso in seconda convocazione in occasione del prossimo Consiglio comunale.
Se oggi in aula, alla presenza di un nutrito pubblico di pescatori e diportisti, è arrivata una schiarita sul porto canale grazie alla presenza di Medici (oltre alla Provincia era stata invitata a partecipare anche la Regione ma il sindaco ha spiegato che gli assessori di riferimento avevano impegni istituzionali improcrastinabili), il waterfront nel suo complesso è rimasto un po’ all’ombra per le aspettative di una città anche di mare.