Il Centro per i diritti del cittadino di nuovo critico nei confronti del sindaco di Latina Damiano Coletta. Il responsabile provinciale dell’associazione, Antonio Bottoni, preannuncia un esposto alla Magistratura, affinché possa essere avviata un’attività di indagine per fare luce sulle dichiarazioni del primo cittadino e dare modo alla città di comprendere se, effettivamente, nel comune di Latina esistesse un “Sistema Latina”. A mettere l’associazione Codici sul piede di guerra sono state le esternazioni del sindaco durante l’ultimo Consiglio comunale il cui si è discusso dell’Alta diagnostica.
“Dal momento della sua elezione, il Sindaco di Latina – spiega Bottoni in una nota stampa – sta lanciando accuse ed evidenziando sospetti sulle procedure relative all’Ente da egli oggi gestito. Non possiamo evitare di ricordare che il dottor Coletta, in occasione del primo anniversario dalla sua elezione, in una lettera del 19 giugno 2017 rivolta alla cittadinanza ha usato l’espressione ‘Sistema Latina’, in quanto, come veniva riportato da un quotidiano locale: “lo studio di alcune questioni spinose, portato avanti fin dai primi mesi del mandato, ha messo in luce l’esistenza di un “sistema Latina”, una modalità distorta di gestire la cosa pubblica che negli anni ha condizionato la gestione di scelte, contratti e concessioni. Un sistema subdolo che ha determinato una sorta di “patologia amministrativa” e del quale è spesso difficile ricostruire i percorsi così come è farraginoso reperire gli atti e i documenti necessari per ricostruire vicende poco chiare che gravano da anni sulle spalle della città.”.
“Le parole usate dal Sindaco – afferma Bottoni – sono di gravità assoluta e ci saremmo aspettati che ad esse avessero fatto seguito iniziative tese ad interessare l’Autorità Giudiziaria affinché facesse piena luce sul ‘Sistema Latina’, un ‘Sistema’ non semplicemente adombrato, bensì acclarato dal dottor Coletta, come egli afferma nella lettera citata. Ciò ha fatto immaginare, per non dire sperare, che lo studio effettuato avesse consentito di entrare in possesso di tanti e tali elementi da far portare a conoscenza della Magistratura, per l’apertura di uno o più specifici fascicoli d’indagine. Tuttavia, dalle notizie di cui siamo in possesso, alle parole non sarebbero seguiti fatti concreti, ma il dottor Coletta ed i suoi sodali continuano ad utilizzare le medesime espressioni, probabilmente senza considerare le negative ricadute che si ripercuotono non solo sui dipendenti comunali ma anche sull’intera collettività cittadina.Gli stessi sospetti, da quanto riportato dalla stampa locale, sarebbero stati adombrati durante il Consiglio comunale tenutosi lo scorso 7 maggio, in occasione della discussione del punto all’ordine del giorno relativo al Centro di Alta Diagnostica”.
“Poiché l’atteggiamento attendista del Sindaco Coletta e di tutti coloro che utilizzano lo stesso suo frasario – conclude Bottoni -, sino ad ora sta soltanto gettando schizzi di fango sulla cittadinanza, CO.DI.CI., con i suoi legali, sta valutando l’opportunità di presentare un apposito esposto alla Magistratura, affinché possa essere avviata un’attività di indagine per fare luce sulle dichiarazioni del dottor Coletta e dare modo alla città di comprendere se, effettivamente, nel comune di Latina esistesse un ‘Sistema Latina’, o, qualora ciò non dovesse essere appurato, affinché il Sindaco e tutti gli altri soggetti che dovessero essere individuati, vengano personalmente chiamati a rispondere delle proprie dichiarazioni”.