Lo ha tenuto nascosto nel cassetto per diversi mesi il progetto di ampliamento del Goretti, aspettando l’occasione giusta per tirarlo fuori. E ora che la Regione Lazio ha stanziato il maxi finanziamento per l’ospedale di Latina, Giorgio Casati, direttore generale della Asl pontina, non si è fatto trovare impreparato; ha aperto quel cassetto liberando l’idea strategica alla base degli interventi programmati.
Il manager della Asl questa mattina ha tenuto una conferenza stampa per la presentazione dei lavori di ampliamento, ristrutturazione e razionalizzazione degli spazi dell’ospedale di Latina. Accanto a lui il nuovo direttore sanitario aziendale Giuseppe Visconti (assente per un altro impegno il nuovo direttore amministrativo aziendale Walter Messina), il direttore del Goretti Sergio Parrocchia, il direttore del dipartimento interaziendale Asl Latina-Frosinone Mauro Palmieri, il sindaco di Latina Damiano Coletta e i neo consiglieri regionali Angelo Tripodi e Salvatore La Penna.
Su un totale di 34 milioni di euro per il Dea II livello, sette dei quali già spesi per la risonanza magnetica e il servizio trasfusionale e altri lavori in corso, ristrutturazione e messa a norma reparti e adeguamento del servizio psichiatrico, il progetto di ampliamento sarà coperto con 9,4 milioni di euro. Prevista la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica da destinare ad attività ambulatoriale ospedaliera. Si tratta di una palazzina a tre piani, oltre al seminterrato, all’interno della quale verranno traslocati ambulatori specialistici, dialisi ed endoscopia.
Il primo intervento del “nuovo” Goretti sarà riservato al potenziamento del pronto soccorso: due milioni e 200mila euro saranno spesi per l’adeguamento funzionale di 310 metri quadrati dell’attuale pronto soccorso ristrutturato nel 2012 e per l’ampliamento di 340 metri quadrati ora occupati da altro servizio. Previsto all’interno del pronto soccorso un percorso pediatrico. Contestualmente, per un importo di 960mila euro, sarà effettuata la ristrutturazione della palazzina ex 118 all’interno della quale verranno trasferiti il Cup, che ora si trova nel padiglione Porfiri, la diabetologia e la consegna dei referti ora attiva all’ingresso dell’ospedale. Per la realizzazione di queste opere è previsto un tempo di un anno dall’apertura dei cantieri.
Casati ha anche illustrato quella che potrebbe essere la riorganizzazione dell’ospedale partendo dalla base dei nuovi lavori, nuova palazzina, ampliamento del pronto soccorso e recupero dell’ex sede del 118: al pianoterra pronto soccorso, ambulatori specialistici (nel nuovo corpo di fabbrica), servizio psichiatrico (Spdc), e posti letto (dove ora c’è la diabetologia) per i pazienti che arrivano al pronto soccorso e che attendono il ricovero in reparto. Al primo piano rianimazione, medicina d’urgenza, cardiologia, radiologia e dialisi (nuovo corpo di fabbrica). Al secondo piano l’area chirurgica con il potenziamento delle camere operatorie ed endoscopia (nuovo copro di fabbrica). Al terzo piano resterebbe il blocco di ginecologia, ostetricia e neonatologia. Una seconda area chirurgica particolarmente orientata all’ortopedia verrebbe organizzata al quarto piano. Tutto il quinto piano sarebbe invece dedicato alla degenza medica e infine al quinto piano la patologia clinica e posti letto riservati ai detenuti.
Il direttore generale, nel corso della conferenza stampa, ha riferito che nell’ambito dell’ampliamento del Goretti sarà possibile trovare uno spazio idoneo per “ospitare” il macchinario dell’alta diagnostica della Fondazione Sanità e Ricerca ma non nella palazzina ex 118. “Ho sempre avuto dubbi su questa location, separata dall’ospedale”.
Il sindaco Coletta ha mostrato soddisfazione per il progetto presentato da Casati. “E’ la soluzione migliore per fronteggiare le criticità in tempi brevi. Non sono contrario alla realizzazione di un nuovo ospedale e da sindaco mi muoverò in questa direzione, consapevole però del fatto che occorrerebbero decenni”.