Se il detto che al peggio non c’è mai fine sia vero, lo si sta sperimentando purtroppo a Sezze. L’escalation di fatti incresciosi raggiunge infatti un livello successivo e ancora più inspiegabile. Non fossero bastati i giochi infilati nella fontana del Parco della Rimembranza, nella notte appena trascorsa ha pensato ‘bene’ di deturpare la porta d’ingresso della chiesa di San Pietro, posta proprio sull’acropoli del paese, in pieno centro storico, scrivendoci ingiurie e bestemmie con vernice blu. A scoprirlo, al mattino seguente, è stato il parroco che ha prontamente avvisato le autorità. Le scritte sono state rimosse in primo pomeriggio, ma il loro senso lascia interdetti.