Anche se per tre volte ha precisato che il suo intento non era quello di scendere nella polemica innescata nelle scorse settimane, la conferenza indetta dal presidente della Compagnia dei Lepini Quirino Briganti ha avuto tanto il sapore di un tentativo di ricucire l’immagine della stessa Compagnia, uscita ammaccata dalle decisioni espresse dai Comuni di Sezze, Sermoneta e Prossedi, di dismettere le proprie quote partecipative. Proprio Briganti, mentre enuncia quanto fatto dalla Compagnia nella sua governance che ha preso il via nel 2014 e quanto è in atto di fare in questo periodo oltre ai programmi futuri, sottolinea anche più volte come appare anacronistica l’eventuale scelta di un paese dei Lepini di ragionare per campanile anziché inserirsi in un discorso di promozione territoriale sistemico. La conferenza è infatti sfilata via tra un’excursus dei progetti di promozione turistica messi in campo negli anni dalla Compagnia, fino ad arrivare a quello in corso denominato Genti Lepine e ai programmi futuri. Un ruolo di primo piano l’anno avuto la parentesi di partecipazione e promozione all’Expo di Milano e sull’importante del protocollo Destinazione Lepini sottoscritto dai sindaci dei tutti i comuni che fanno parte della Compagnia e dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nel 2014. Un’importante parentesi è stata dedicata da Briganti al prezioso lavoro di catalogazione che permetterà a breve di ultimare la compilazione degli atlanti della fauna e della flora dei Lepini che andranno ad aggiungersi alle pubblicazioni che raccolgono le bellezze architettoniche, quella sui musei, quella sulle peculiarità enogastronomiche e sui prodotti tipici dei territori lepini. Tutte ricchezze che messe su carta e online, in forma digitale, rappresentano per i Lepini un biglietto da visita tale da poter sostenere sul mercato globale del turismo, la sfida con altri complessi attrattivi nazionali ed europei. Senza contare i progetti multimediali che mettono a sistema, su internet, i musei e le biblioteche.