Ho sempre ammirato come fosse possibile trasformare del “metallo” e dei “sassi” in monili favolosi.
Ho cominciato per caso, in un periodo brutto della mia vita e mettermi la sera, sul mio letto, a infilare perle e perline non mi faceva pensare.
Passato quel periodo, quello che era stato un aiuto ad uscirne si è trasformata in una passione.
Adoro la pietra dura e tutti i materiali naturali anche se, ogni tanto, mi piace utilizzare swarovski e pietre sintetiche, ma sono casi rari.
Mi piacerebbe fare un corso da orafo: chissà, forse un giorno……
Il secondo blog invece è interamente dedicato ai tuoi hobby creativi: puoi dirci in quale modo riesci meglio ad esprimere la tua voglia di creare? A parte i gioielli , hai tecniche e materiali che prediligi rispetto ad altri?
Il secondo blog, Hobby e Creatività, è nato per poter condividere con altri tutte le altre mie passioni.
E’ un blog interamente di tutorial di tutto ciò che creo perché penso che aiutare altre persone che, come me, vogliono imparare sia molto importante ed è anche uno strumento per incoraggiare a fare e non solo a desiderare di fare.
Della serie: se ci sono riuscita io puoi farcela anche tu!
Il modo in cui preferisco esprimere la mia creatività? Non esiste: come dicevo prima è la necessità del momento che mi porta ad utilizzare una tecnica piuttosto che un’altra.
Ogni creazione è una sfida. La penso, la “digerisco” e poi parto a testa bassa finché non è finita.
Forse in questo momento la sfida più grande è il cucito. Pur essendo solo all’inizio e avendo ancora tanto da imparare, mi piace riuscire ad arrivare alla fine di un progetto, magari fatto con tanta fatica, e rendermi conto, rigirando tra le mani il risultatodi ciò che avevo immaginato, che ho imparato qualcosa di nuovo.
Quanto della bambina che sei stata è rimasto in te e quanto questo è di aiuto per mantenere viva la tua creatività?
Ma io sono ancora una bambina!
Ho 55 anni ma, anche a vederlo scritto, non mi sembra possibile.
Quando sono fuori dal contesto lavorativo, gioco, rido, scherzo: la mia vita è un gioco,
forse più pensato e meno impulsivo di quella di una bambina ma comunque spensierato.
Il mio motto, riportato anche nel blog “La magia delle pietre” è una frase di Joni Mitchell:
“Devi tenere vivo il bambino che c’è in te: senza di lui non si può creare”.
Le tue passioni creative sono anche il tuo lavoro , o te ne prendi cura soltanto nel tempo libero? Se già non è così , ti piacerebbe poter vivere delle tue creazioni?
Purtroppo i miei hobby non sono il mio lavoro.
Sono stata cresciuta con l’aspettativa del “posto fisso” e ormai è troppo tardi per invertire la rotta.
Fortunatamente il posto fisso ce l’ho e mi permette di essere me stessa al di fuori del lavoro.
Però un progetto c’è: sto preparando il materiale per poter aprire un mio negozio on line.
Incrociamo non solo le dita ma tutto.
Come mantieni fresca ed attiva la tua fantasia?
Il web è una continua fonte di ispirazione. Più giro tra siti, blog ecc. più la mia fantasia si mette a correre e spesso faccio fatica a starle dietro.
Il momento più bello? Quando sto per addormentarmi, in quello strano stato tra realtà e sonno si formano le idee migliori e risolvo problemi che mi sembravano insormontabili.
Il tuo tavolo di lavoro : insomma , vogliamo sapere se sei precisa ed ordinata o , al contrario, annaspi in cerca di quel che ti serve , iniziando ogni volta un viaggio avventuroso…
Potessi avere un tavolo di lavoro!!!!
Fondamentalmente sono una casinista (si può dire?) ma devo per forza essere ordinata.
La casa è piccola e non ho una craft room.
Il tavolino si sposta dal suo angolo quando mi serve la macchina da cucire o altri utensili.
Le collane nascono sulla chaise longue del divano dove arriva la lampada con luce e lente di ingrandimento.
Diciamo che è una “fortuna” altrimenti, dopo una settimana, non avrei più un posto dove creare e non saprei dove ho messo cosa.
Quante volte sorridi in una giornata ?Il valore di un sorriso secondo te.
Questa è una domanda a cui non so rispondere. Sicuramente il sorriso è uno sforzo in ufficio
dove non posso essere me stessa.
Il sorriso, quello vero, naturale, spontaneo nasce solo fuori e la maggior parte delle volte sorrido da sola.
Penso che il sorriso sia la migliore cura contro le negatività che ci circondano.
Chiudi gli occhi . Ora riaprili : davanti a te hai qualche tasto di un vecchio pianoforte, un vaso di terracotta sbeccato e un pezzo di tessuto . Cosa ne faresti?
Un pupazzo buffo.
Immagino un vaso di terracotta panciuto, con piedi e braccia realizzati con i tasti del pianoforte e un bel turbante.
Ora la mia domanda del dove , come , e quando. Dove ti vedi tra dieci anni? Come vorresti , qualora ne sentissi il desiderio , che cambiasse la tua vita? Quando potrai dire di essere davvero cresciuta?
Dove mi vedo tra dieci anni….. dove vorrei vedermi tra dieci anni. Sogno tutti i giorni di
trasferirmi in Toscana, in Maremma, al mare, una terra che amo con tutta me stessa e che, tutti gli anni quando vado in ferie, riesce a darmi il senso di libertà e felicità di cui ho bisogno come l’aria che respiro.
Tra dieci anni mi piacerebbe pensare di essere in pensione e poter utilizzare tutto il mio tempo per creare ma so che non sarà possibile.
Quando potrò dire di essere cresciuta? Spero mai. Voglio continuare a crescere, sperimentare, scoprire e arricchirmi con nuove conoscenze.
Qui la nostra amica conclude il racconto di sé che ci ha regalato.
Se avete voglia di approfondire la sua conoscenza , qui sotto trovate tutti i link che portano a lei.