La tutela dei posti di lavoro del personale della Latina Ambiente al centro del piano di liquidazione della fallita società.
Oggi il curatore fallimentare Lorenzo Palmerini ha comunicato ai lavoratori del settore igiene urbana, convocati nella sala assemblee, che a breve saranno indetti i bandi di liquidazione di vendita della struttura aziendale che ha saputo dimostrare, nonostante la procedura concorsuale, di essere “in grado di camminare da sola e garantire una continuità di servizio”.
Un dettaglio di non poco conto nel piano di liquidazione pensato dalla curatela che intende monetizzare esperienze e titoli della Latina Ambiente consentendo anche la salvaguardia dei posti di lavoro degli operatori ecologici in pianta stabile. Un incontro, quello di oggi di grande interesse, che va oltre la questione dell’Abc, l’azienda speciale del Comune di Latina per la gestione dei rifiuti in questo momento al centro delle preoccupazioni dei dipendenti. Cerchiamo di andare per ordine.
Palmerini ha aperto il suo intervento ringraziando pubblicamente il sindaco Damiano Coletta per aver usato parole di apprezzamento nei confronti dei lavoratori della Latina Ambiente e dell’azienda per il servizio svolto sebbene in fallimento finanziario. Ma in quanto all’amministrazione comunale il curatore fallimentare si è fermato qui, pur entrando nel merito del futuro dei dipendenti del settore igiene urbana pensato all’interno della nuova Abc.
“Noi abbiamo previsto nel piano di liquidazione la continuità del servizio – ha detto – perché la struttura è in grado di funzionare da sola. E’ evidente che i buoni matrimoni si fanno in due. Noi possiamo assumerci le responsabilità dei nostri impegni, non possiamo entrare in quelle che saranno le scelte politiche e industriali dell’amministrazione comunale e di chi dovesse venire dopo di noi. Certamente noi metteremo sul mercato un pacchetto funzionante (Palmerini intende struttura e dipendenti, ndr). Ovviamente questa opportunità non siamo nella condizione di poterla garantire anche al personale interinale perché non è una forza diretta dell’azienda. Ma in tutte le sedi abbiamo sempre posto la questione della tutela di chi nel lavoro non ha tutela legale. A breve dunque i bandi di vendita”.
Nel dettaglio per quanto riguarda il personale, il curatore fallimentare, ha spiegato che nel piano di liquidazione è stata espressamente prevista (“Non eravamo tenuti a farlo”, ha precisato Palmerini) nel caso di circolazione del ramo d’azienda l’applicazione delle norme speciali – articolo 47 della legge 428/1990 – che prevedono l’accordo delle parti (in questo caso Latina Ambiente, sindacato e acquirente) per la tutela dei lavoratori subordinati. E in quest’ambito, secondo quanto riferito da Palmerini, potrebbe trovare applicazione anche l’articolo 6 del contratto nazionale di categoria (assunzione diretta).
“Oggi la disputa riguarda se conservare il rapporto di lavoro, quindi mantenere il rapporto di lavoro in continuità, oppure conservare la forza lavoro sia pure attraverso interruzione del rapporto di lavoro. Noi abbiamo lasciato il campo a tutte le soluzioni perché per noi l’obiettivo è comunque che i lavoratori vengano recuperati. Abbiamo appreso che il sindaco caldeggerebbe per l’articolo 6. Ecco perché abbiamo voluto precisare nel bando di vendita che l’articolo 6 può essere introdotto nell’ambito dell’articolo 47”. Insomma la curatela, pur non tenuta, avrebbe messo al centro del piano di liquidazione il futuro dei dipendenti della Latina Ambiente, lasciando aperte tutte le soluzioni possibili.
Nel corso dell’incontro con i dipendenti Palmerini ha espressamente detto che i bandi di vendita sono stati pensati per il Comune di Latina, visto che il servizio svolto dalla Latina Ambiente è esclusivamente per la città del capoluogo pontino (finora però l’amministrazione non ha mai ufficializzato l’intenzione di fare shopping all’asta della Latina Ambiente per la dotazione dell’azienda speciale), ma non è escluso che possa arrivare un soggetto economico interessato ad acquisite il pacchetto, un corredo di licenze e titoli oltre che di esperienze, che potrebbe costituire un ottimo investimento.
A margine della riunione il sindacato Filas ha voluto sottolineare la necessità che l’amministrazione comunale si impegni per iscritto sul futuro dei lavoratori, “perché ad oggi ha cambiato mille volte versione, l’ultima offerta dal sindaco con l’intervista radiofonica sull’articolo 6”. Ricordando lo stato di agitazione, indetto nei giorni scorsi, la Filas chiede chiarezza al sindaco Coletta, “un impegno scritto sull’articolo 6 (non bastano le parole) per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato e sull’occupazione del personale della cooperativa e degli interinali”, altrimenti sciopero.