Una raccolta differenziata che non decolla e un settore, quello dei trasorti pubblici urbani, dove regna l’incerteza. Una denuncia, quella che riguarda la gestione della cosa pubblica a Latina, che arriva direttamente dall’Associazione per la tutela dei consumatori, che stigmatizza ritardi e carenze. “Da notizie di stampa – si legge nella nota diramata dal presidente dell’associazione dei contribuenti italiani Antonio Bottoni – apprendiamo che nel comune di Latina permane una situazione di incertezza rispetto ad importanti servizi, quali quello dei Trasporti Pubblici Urbani e della raccolta dei rifiuti. Sempre da organi di informazione si viene a sapere che continuano le diatribe con Dirigenti ed Assessori invitati a farsi da parte in quanto non in linea con le aspettative dell’Amministrazione. Recentemente il Sindaco, in una lettera ai cittadini ha parlato di uno studio di alcune questioni spinose, portato avanti fin dai primi mesi del mandato, che avrebbe “messo in luce l’esistenza di un “sistema Latina”, una modalità distorta di gestire la cosa pubblica che negli anni ha condizionato la gestione di scelte, contratti e concessioni. Un sistema subdolo che ha determinato una sorta di “patologia amministrativa” e del quale è spesso difficile ricostruire i percorsi così come è farraginoso reperire gli atti e i documenti necessari per ricostruire vicende poco chiare che gravano da anni sulle spalle della città”.
“A ciò si aggiungano – prosegue l’associazione dei consumatori- le vicende che riguardano il Cimitero di Latina, nei confronti delle quali il Comune, nelle persone del Sindaco, dell’Assessore competente e del Segretario Generale, non hanno ancora fornito risposte rispetto a situazioni che rischiano di generare conflitti con i cittadini, sino a possibili azioni di classe, con potenziali danni economici per l’Ente, che potrebbero comportare la rilevazione del danno erariale, così come è stato ipotizzato dal TAR del Lazio relativamente al mancato pagamento a favore della ditta che ha installato le telecamere per la videosorveglianza. Questo senza dimenticare la recentissima sentenza sulla TIA1, la cui responsabilità non ricade certamente sull’attuale amministrazione, che, tuttavia. rischia di generare rischi seri per la stabilità delle casse comunali, nonché il recente parere critico dell’ANAC sul bando per l’affidamento della raccolta dei rifiuti”.
Insomma, una situazione allo sbando, che necessita di un intervento immediato ed incisivo. “Ebbene, la situazione così come sembra venire delineandosi, non può lasciare indifferente una Associazione di tutela dei Consumatori che sente il dovere morale, prima ancora che civile di chiedere al Prefetto di Latina, l’istituzione di una Commissione di accesso per accertare l’effettiva esistenza del “sistema Latina”, cioè di quella “modalità distorta di gestire la cosa pubblica che negli anni ha condizionato la gestione di scelte, contratti e concessioni. Un sistema subdolo che ha determinato una sorta di “patologia amministrativa” messa in luce dal Sindaco di Latina nella lettera ai cittadini, per la quale sembrerebbero esistere le condizioni per la nomina di detta Commissione. Inoltre sarebbe auspicabile anche una ispezione da parte della Ragioneria Generale dello Stato, al fine di accertare se all’interno del Comune di Latina perdurino le situazioni di “condizionamento” denunciate dal Sindaco, nonché ogni altro possibile abuso o distorsione dei comportamenti amministrativi e politici anche precedenti all’elezione dell’attuale Giunta. Tutto ciò, ad avviso di questa Associazione, nell’interesse prima dei cittadini, che devono sentirsi sicuri di essere amministrati in maniera legittima e trasparente perché rispettosa della legge in ogni singolo atto o decisione e poi degli stessi Amministratori, affinché il fango del “Sistema Latina”, venga rimosso e non sia sostituto dal fango di un possibile “Sistema Latina 2.0”.