“L’azienda speciale, Azienda beni comuni, è un passo coraggioso ed è il primo vero capitolo visibile del nuovo libro. Solo già dal titolo si capisce dove vogliamo andare. E’ un modello vincente quello che abbiamo scelto noi e che permetterà sicuramente di vincere la scommessa per questa città. Certo, bisognerà reinventarsi un mestiere, il mestiere del porta a porta. Un lavoro che si basa sulla premialità”. Così ieri sera il capogruppo di Latina bene comune Dario Bellini, quasi al termine, dell’estenuante dibattito consiliare sull’azienda speciale Abc Latina, ha tentato di convincere tutti sulla bontà dell’iniziativa messa in campo per il dopo Latina Ambiente. In realtà ha convinto solo altri sedici componenti della maggioranza ad approvare la delibera; quattro di Lbc erano assenti e l’opposizione non ha partecipato al voto.
Il suo intervento era arrivato a supporto di quello di altri esponenti di maggioranza, Marco Capuccio, Loretta Isotton (leggi qui). Salvatore Antoci aveva detto che la Abc era “un’opportunità, una scelta coraggiosa”. “L’azienda speciale è al servizio dei cittadini – aveva commentato Antoci sottolineando come strumento valido il previsto comitato di sorveglianza -. Differenzieremo rifiuti e cittadini (alludendo al porta a porta e al sistema delle premialità)”. Mentre Laura Perazzotti, la consigliera naif come lei stessa si è definita, aveva esaltato la pubblicizzazione dei servizi acqua e rifiuti convinta del fatto che il maggiore coinvolgimento dei cittadini poteva aversi solo con la funzione pubblica.
Considerazioni queste ultime che avevano fatto sbottare il consigliere Giorgio Ialongo di Forza Italia, già carico per le relazioni degli assessori Roberto Lessio e Giulio Capirci. “Fa caldo – ha esordito – e tutto ciò è insopportabile. Le relazioni degli assessori forse sono sufficienti ai vocaboli più propri a Latina bene comune. Nulla di più. Sindaco, ma lei si rende conto che uno dei suoi assessori, Antonio Costanzo, si è dimesso e da lei non abbiamo avuto mezza parola a spiegazione delle sue dimissioni. Che fine ha fatto la casa di vetro? Bellini, perché non ci spiega che il vostro schema di questa Abc fa riferimento a un altro schema adottato dal comune di Napoli da cui avete copiato gli atti? Lei, capogruppo di Lbc, perché non dice che l’Abc di Napoli è in crisi (su questo punto ha replicato il sindaco sostenendo che non è vero che l’Abc di Napoli è in crisi, attaccando la stampa locale di fare disinformazione senza però chiarire su quale giornale avesse appreso della piena salute dell’azienda speciale partenopea, ndr)? Perché non spiega ai suoi colleghi di maggioranza che rischiate in prima persona in proprio? Spero che qualcuno ve lo ha detto”.
Dunque, l’intervento di Bellini per alleggerire il clima. Ma la consigliera azzurra Giovanna Miele non si è distratta affatto avvisando Lbc che un’eventuale insufficienza di risorse da parte dell’azienda speciale avrebbe potuto dar luogo a responsabilità imputabili agli amministratori. “Le aziende speciali funzionano male. Funzionano bene solo nei piccoli comuni” ha affermato Miele. Il sindaco Damiano Coletta le risponderà in seguito che non è vero, citando gli esempi di Roccagorga, Aprilia e Terracina. Peccato però che su Aprilia il primo cittadino ha omesso di dire che la multiservizi è in liquidazione a seguito dei troppi debiti. La consigliera Miele ha chiuso il suo intervento sul caso dei lavoratori della Latina Ambiente: “Nello statuto non c’è scritto che saranno riassorbiti direttamente. E sapete perché? Perché non è possibile. Abbiate il coraggio di ammetterlo, state prendendo in giro la città”.
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Di seguito una nota stampa di oggi dei consiglieri Ialongo e Miele sull’argomento
“L’approvazione degli atti costitutivi di ABC è la ciliegina sulla torta dell’amministrazione Coletta, ma è una ciliegina fatta di acido, bucherà la torta”, lo dicono Giorgio Ialongo e Giovanna Miele dopo l’esito del Consiglio Comunale di ieri.
“Anche ieri abbiamo assistito a una seduta paradossale – raccontano i due esponenti di Forza Italia -. Gli Assessori Lessio e Capirci non ci hanno detto nulla in merito all’azienda speciale, Lessio si è limitato a dire che è un grande progetto e che gli amministratori precedenti erano mediocri, Capirci invece ci ha riepilogato il fallimento di Latina Ambiente, cosa che sapevamo già. Dalla maggioranza ci hanno spiegato come si fa la raccolta differenziata, e che c’è bisogno di scelte coraggiose. Ci aspettavamo un po’ di più per una iniziativa che costerà l’apertura di un mutuo da 12 milioni, senza contare i costi di gestione da 18 milioni l’anno”.
“Ci aspettavamo ad esempio che ci si dicesse una volta per tutte come devono essere assunti i lavoratori di Latina Ambiente – aggiungono -, noi ci siamo presentati sentenze alla mano, dalla giunta nulla, forse perché l’Assessore al Personale che se ne doveva occupare si è dimesso?”
“Forza Italia non vuole strumentalizzare il tema dell’azienda speciale – proseguono Ialongo e Miele -, eravamo contrari all’internalizzazione del servizio e favorevoli alla gara esterna per la gestione dei rifiuti già nel maggio 2015, quando votammo contrariamente alla posizione dell’allora sindaco Di Giorgi, rompendo la maggioranza che governava la città. Siamo stati coerenti con la nostra volontà di allora. Con la differenza che oggi siamo seriamente preoccupati per come tutta questa vicenda di ABC potrà evolvere. I casi di Napoli e Aprilia, citati ieri dal sindaco, non sono esempi virtuosi, sono gestioni fallimentari. E non lo diciamo noi, lo dicono quegli amministratori locali. Ma Coletta dice che dalla Regione Lazio gli hanno fatto i complimenti. Allora ci viene il dubbio che, come per il Parco Falcone e Borsellino, questa sia l’ennesima passerella e l’ennesima occasione che il Sindaco cerca per dare visibilità a se stesso. E poco importa se ci rimette la città. Gli elettori – concludono Ialongo e Miele – sapranno giudicare, ci auguriamo il prima possibile”.
Rifiuti a Latina, un’azienda speciale a tutti i costi. Approvati gli atti costitutivi di Abc