Sei ore di dibattito consiliare a Latina per approvare la costituzione dell’azienda speciale Abc per la gestione del servizio di igiene urbana del capoluogo pontino. Gli atti che constatano anche dello statuto, della relazione ex articolo 34 e di una variazione di bilancio di 400mila euro sono stati approvati all’unanimità dei presenti, 16 consiglieri su 20 di Latina Bene Comune più il sindaco Damiano Coletta. Le opposizioni non hanno partecipato alla votazione.
Il caso Manzi
I lavori consiliari, ripresi nel pomeriggio di oggi dopo che questa mattina l’assise aveva deliberato in merito al centro di alta diagnostica, si sono aperti con la comunicazione del primo cittadino circa l’annullamento del decreto di nomina del dirigente del servizio Bilancio e programmazione Giuseppe Manzi, parte attiva del procedimento amministrativo per la costituzione dell’azienda speciale, a seguito di un ricorso presentato dal collega Giovanni Della Penna che, avendo risposto ad un interpello interno per la copertura di quel servizio senza alcun riscontro, aveva impugnato con ricorso al Presidente della Repubblica l’assunzione del 2014 ex articolo 110 di Manzi e successivo atto di mobilità interna nel 2015. Una comunicazione dovuta quella del sindaco, atteso che gli atti in discussione per l’approvazione dell’azienda Abc portavano il parere tecnico di Manzi. Gli stessi atti sono stati firmati da Giancarlo Paniccia, nominato ad interim dirigente del servizio Bilancio.
L’assessore Lessio
Il tema centrale discusso dai consiglieri di maggioranza e opposizione è stato introdotto dalle relazioni degli assessori all’Ambiente e al Bilancio, rispettivamente Roberto Lessio e Giulio Capirci. “La scelta della gestione dei rifiuti attraverso l’azienda speciale – ha detto il delegato all’Ambiente – è il primo capitolo del nuovo libro che questa amministrazione sta scrivendo. Presto completeremo anche i capitoli dell’acqua pubblica e dei progetti per la Marina con 18 milioni di euro. E’ il nostro percorso di discontinuità tra la politica e gli affari. Ci hanno detto che siamo incapaci, incerti e irresponsabili. Domani lo leggeremo ancora sui titoli dei giornali. Ma oggi qui stiamo dando la risposta più importante a questa città: 125mila abitanti che potranno condividere l’azienda speciale Abc”. “Imbarazzante”, sarà il commento di diversi esponenti di opposizione che da Lessio si aspettavano una relazione tecnica che illustrasse come far decollare l’Abc.
L’assessore Capirci
Da parte sua il delegato al Bilancio è partito da lontano, dalla nascita della Latina Ambiente, dal bando europeo sospeso, dalla richiesta di parere dell’Anac, dal fallimento della Latina Ambiente, dalla volontà di realizzare una società in house poi abortita per arrivare all’azienda speciale, all’affidamento all’università Federico II di Napoli e alla società Erica. L’assessore Capirci ha parlato di legittimi dubbi sulle modalità di assunzione diretta del personale della Latina Ambiente, palesati anche dall’ex assessore al personale Antonio Costanzo e dal professor Alberto Lucarelli che ha coordinato lo studio affidato all’università di Napoli. In merito alla posizione di Costanzo ha confermato che lo stesso aveva evidenziato la necessità di un approfondimento sull’assunzione del personale (cosa ormai nota). “Un approfondimento che c’è stato – ha aggiunto l’assessore Capirci – ma nel periodo in cui l’assessore Costanzo è stato assente per motivi personali. Quando è tornato non abbiamo avuto modo di confrontarci, prima delle sue dimissioni”. In quanto a Lucarelli, Capirci ha ribadito il suggerimento proposto dal professore in commissione congiunta il 31 luglio scorso, ovvero di prevedere nel contratto di servizio clausole di salvaguardia per il personale di Latina Ambiente che potranno essere assunti però tramite avviso pubblico. E ancora Capirci ha parlato di un percorso modulare per l’azienda speciale, a partire da oggi. Perché poi seguirà la nomina del management, di un asseveratore per il Peg, poi del contratto di servizio… Un intervento lunghissimo quello di Capirci nel quale ha cercato di rispondere anche alle domande ricorrenti di queste settimane sui costi sociali, sulle perdite. Ebbene, l’assessore al Bilancio ha detto che eventuali perdite sono una “disgrazia” che non è prevista nella costituzione di questa società che al contrario nasce con buone prospettive. “Non ci sarà alcuna caduta verso il basso – ha garantito – perché più in basso di così non possiamo andare. Io direi più realisticamente che stiamo affrontando un’impervia salita e che lo strumento dell’azienda speciale è il più adeguato”.
Massimiliano Carnevale
“L’assessore Capirci – ha esordito il consigliere comunale del Pd, Massimiliano Carnevale – non solo ci vuole far passare il parere positivo dell’organo di revisione all’intera operazione dell’azienda speciale quando invece è stato espresso esclusivamente per la variazione di bilancio (Capirci risponderà successivamente che il parere reso era su tutto, ndr), ma omette di mettere in conto il rischio del risarcimento danno che le ditte che hanno partecipato al bando sospeso e annullato dopo un anno potrebbero chiedere al Comune”. Carnevale ha contestato l’assenza di una “giustificazione” o motivazione di utilità tecnica ed economica per sottrarre, attraverso l’azienda speciale, la gestione dei rifiuti ai principi di libera concorrenza. “Chiedete un parere alla Corte dei conti – ha concluso rivolgendosi alla maggioranza di Lbc – e all’Avvocatura comunale: ritirate il punto e riaggiorniamoci”.
Matteo Adinolfi
Matteo Adinolfi, consigliere di “Noi con Salvini”, ha rimproverato all’assessore Capirci di non aver acquisito copia della relazione del curatore fallimentare della Latina Ambiente, “questo era l’unico modo per capire per quale ragione esatta la società è fallita”. Adinolfi ha detto che, come forza politica di Ncs, la relazione gli interessa molto perché da essa possono emergere responsabilità: “Voglio sapere tutta la verità ed orientare un’azione di responsabilità”. Adinolfi si è detto certo che gli atti all’esame del Consiglio sono formalmente in ordine. A non convincerlo sulla bontà dell’operazione sono state la “fuga” di Costanzo, l’assenza di quattro consiglieri di Latina Bene Comune e l’erba ancora alta. Sì, l’erba. Adinolfi ha fatto notare che l’ambiente e i rifiuti sono una materia molto particolare, che il servizio deve partire a gennaio con l’assunzione di 200 persone e mezzi da acquistare, che stiamo ad agosto inoltrato e che l’erba nei giardini pubblici è ancora da tagliare.
Marco Capuccio
Marco Capuccio è stato il primo consigliere di Lbc a prendere la parola. Secondo l’esponete di maggioranza il fallimento della Latina Ambiente sarebbe scaturito dalla mancanza di controlli sulla gestione e che pertanto l’azienda speciale non può “fallire” in questo perché il controllo è parte integrante del progetto che prevede anche il comitato di sorveglianza e che la partecipazione e la condivisione ne sono una garanzia. Capuccio ha detto che l’Abc porterà all’alfabetizzazione ecologica della città di Latina.
Raimondo Tiero
“Ritengo opportuno ricordare che noi votammo (fine amministrazione di Giovanni Di Giorgi – una proposta in house, perché la esternalizzazione del servizio non avrebbe garantito il riassorbimento – ha dichiarato Raimondo Tiero di CuoriItaliani -. Nel 2016 con il candidato sindaco Nicola Calandrini, prendendo atto del bando europeo nel frattempo indetto dal commissario Giacomo Barbato, ci impegnammo nel programma a garantire l’occupazione dei dipendenti della Latina Ambiente. Penso che se avessimo vinto le elezioni non ci saremmo mai assunti la responsabilità di annullare la gara europea. Avete avuto coraggio: l’Anac parlava di atto di raccomandazione e di far conoscere entro 30 giorni le iniziative. Oggi io leggo nello statuto incongruenze ed errori. Ad esempio, all’articolo 38 dello Statuto si cita il vecchio codice degli appalti (il dato è stato poi corretto con un apposito emendamento al momento della votazione, ndr). E’ previsto il comitato di sorveglianza. Mi sembra di capire che sarà nominato dal consiglio di amministrazione. Si parla di entrate proprie dell’azienda. Quali saranno?”.
Loretta Isotton
Per Loretta Angelina Isotton, invece, nessun dubbio. Per la consigliera di maggioranza l’Abc è una sfida e introduce un modo diverso di fare politica che va verso gli sprechi zero con cittadini protagonisti della raccolta differenziata e in linea con le direttive europee.
Nicoletta Zuliani
A sostenere la contrarietà al progetto di Latina Bene Comune è stata anche Nicoletta Zuliani del Pd. Come Tiero ha ricordato di aver deliberato a fine “corsa” di Di Giorgi per la gestione in house, la consigliera dem ha rivendicato la scelta – nella stessa occasione che portò anche alla caduta dell’amministrazione comunale – del bando europeo. “La discontinuità non è rappresentata dalla costituzione di azienda speciale, ma dall’azienda esterna – ha detto -. Con l’azienda speciale il Comune e quindi gli amministratori comunali sono responsabili anche delle perdite. Mi sono battuta per far finire il carrozzone della Latina Ambiente e adesso che si fa? Un’azienda speciale i cui costi sociali saranno pagati dal Comune? E se l’obiettivo della differenziata non fosse raggiunto? Si risolve mandando a casa qualcuno? Con una ditta esterna si potrebbero applicare delle penali”. Un fiume in piena la consigliere a cui il presidente Massimiliano Colazingari ha tolto la parola per aver sforato con i minuti a disposizione mentre affermava che “l’Abc l’amministrazione si stava compiendo un passo più lungo della gamba”.
Gli altri interventi
Sono seguiti poi gli interventi dei consiglieri Salvatore Antoci, Laura Perazzotti, Giorgio Ialongo, Alessandro Calvi, Dario Bellini, Giovanna Miele, Marina Aramini, Nicola Calandrini, Antonino Leotta, Enrico Forte ed Emanuele Di Russo che tratteremo in un secondo momento.
Il sindaco Coletta
In conclusione il sindaco Coletta ha voluto ringraziare la task force del personale del Comune, dal dottor Manzi, al dottor Vicaro al dottor Paniccia, e del suo staff, l’équipe dell’Università di Napoli e di Erica che hanno consentito la realizzazione di questa prima fase del progetto. “Siamo partiti – ha detto – dal 30% di differenziata per arrivare al fallimento di Latina Ambiente: un disastro. Oggi la preoccupazione, giusta, è per i lavoratori della Latina Ambiente. Ma qualcuno si è preoccupato dei lavoratori della Latina Ambiente quando si spartivano le poltrone nel consiglio di amministrazione?” Il primo cittadino ha detto che “Latina è stata umiliata per troppi anni con le società partecipate” mentre oggi c’è “una società pubblica, partecipata e senza scopo di lucro”. “Ci sono tante esperienze – ha detto – a cui far riferimento: Roccagorga, Aprilia, Terracina. Non ci sono disastri di nessun tipo. Sono modelli efficienti. A Reggio Emilia c’è un’azienda speciale per la gestione delle farmacie comunali: 12 milioni di utili che vanno a coprire le spese per i servizi sociali. Oggi è una giornata importante. Si esce dal pantano del pubblico-privato, con il rispetto del privato”. Il sindaco ha concluso affermando che il modello Latina “per la scelta della legalità” e per “l’avvio del percorso virtuoso nella raccolta differenziata” è guardato con interesse “sia a livello regionale che nazionale”.