Confermata oggi all’albo pretorio del Comune di Latina l’aggiudicazione della gara per l’affidamento dei servizi balneari, indispensabili per la tutela della salute e dell’incolumità pubblica sulle spiagge libere, alla società cooperativa “Blue Work Service a r.l.”. L’architetto Umberto Cappiello, dirigente del servizio Politiche di gestione e assetto del territorio, Patrimonio e demanio, con propria determinazione, ha approvato i verbali di gara con i quali la commissione ha giudicato valida l’offerta della Blue Work con ribasso percentuale del 18,21% sull’importo a base di gara di 91.180,18 euro oltre Iva al 22%.
La determinazione di Cappiello è datata 30 maggio, il servizio ha preso il via oggi. Ma soltanto nel tardo pomeriggio è iniziata la posa della segnaletica prevista nel capitolato e dall’ordinanza 30 della Capitaneria di porto. Per tutta la mattina odierna, in prossimità degli accessi agli arenili liberi, nessuna indicazione. Poi intorno alle 17, il via alla posa.
Il provvedimento di Cappiello “è subordinato nell’efficacia alla verifica del possesso dei requisiti di cui all’art. 80 del D. Lgs. n. 50/2016 e s.m.i., dichiarati dalla Società Cooperativa Blue Work Service a r.l. in sede di gara.”. “All’esito favorevole delle verifiche del possesso dei suddetti requisiti” – è scritto nell’atto – si procederà, “alla stipula contrattuale mediante scrittura privata con la sottoscrizione della presente determinazione dirigenziale da parte del Legale Rappresentante della Società Cooperativa Blue Work Service a r.l”.
Un dettaglio che richiama la polemica dei giorni scorsi, sollevata dall’attivista grillina Rita Schievano, che oltre a segnalare al sindaco la circostanza di aver appreso in anticipo dall’aggiudicatario l’esito della gara, metteva in rilievo presunte criticità del servizio svolto lo scorso anno dalla stessa ditta. Schievano, nel suo intervento pubblicato su LatinaCorriere.it, aggiungeva che gli uffici preposti fossero venuti a conoscenza di un salvataggio nell’agosto 2016 di due bambine effettuato dal bagnino di uno stabilimento anziché da quello “comunale” perché la postazione era “scoperta”. Di contro risulta agli atti che l’ufficio Circomare Terracina, a firma del comandante Marco Sanò, il 23 settembre 2016 – in risposta ad una richiesta di informazioni sul servizio salvataggio collettivo della stagione appena conclusasi -, dichiarava che a carico della Blue Work Service non erano state riscontrare irregolarità nell’ambito del servizio svolto sia a San Felice Circeo sia a Latina. “E’ stata, inoltre, molto apprezzata l’attenzione rivolta ai bagnanti, nel mese di agosto, durante i giorni di maggiore affluenza, quando sulle spiagge è stato raddoppiato il servizio di assistenza al salvataggio marittimo a tutela della salvaguardia della balneazione. In ultimo – conclude Sanò – si vuole esprimere la propria gratificazione per tutti gli interventi posti in essere dal personale conduttore della moto d’acqua Sea Doo, chiamato a collaborare in alcune operazioni coordinate dalla sala operativa di questo comando”. Così, quindi l’ufficio Circomare a fronte della richiesta di informazioni formulata dalla stessa Blue Work Service che le varrà da curriculum nelle gare per la stagione 2017. Nessuna traccia di quella postazione risultata “scoperta” tanto da richiedere l’intervento di altro bagnino per salvare le due bambine in difficoltà nello specchio acqueo antistante la spiaggia libera di Latina.
Tornando ad oggi, resta la circostanza di un avvio del servizio in “allestimento”. Le postazioni previste sono otto, insufficienti a coprire tutti i tratti liberi delle spiagge di Latina. L’articolo 8 dell’ordinanza della Capitaneria di porto prevede che, nei tratti non coperti dal servizio di salvamento, i Comuni costieri debbano posizionare all’ingresso ed in più punti dell’arenile interessato un idoneo numero di cartelli, in materiale resistente alle intemperie, riportanti la dicitura “attenzione, balneazione non sicura per mancanza del servizio di salvamento”, ripetuta in lingua inglese, francese, tedesca, spagnola, rumena, araba e ogni altra ritenuta opportuna dalla civica amministrazione. In parallelo il Comune ha previsto che la ditta aggiudicataria e gli addetti del servizio provvedano alla fornitura ed installazione sul litorale della segnaletica inerente il divieto di balneazione, stabilendone anche forme, dimensioni, numeri e contenuti.
Alcuni degli accessi al mare sprovvisti di segnaletica (foto scattate nella mattina odierna)