“Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha provveduto allo sblocco dei fondi che consentiranno la ripresa dei lavori per il secondo stralcio del Porto Canale di Rio Martino”. Lo rende noto il presidente della Provincia di Latina, Eleonora Della Penna che nei giorni scorsi ha portato all’attenzione del Ministro Franceschini il problema dei ritardi nell’erogazione di questi fondi e la necessità di riavviare al più presto i cantieri del porto Canale.
L’importo, pari a 3.062.000,00 euro è stato dunque erogato alla Regione Lazio (Area turismo e programmazione) che dovrà provvedere a sua volta alla trasmissione dei fondi alla Provincia di Latina che è il soggetto attuatore dell’accordo di programma siglato tra il Mibact e la stessa Regione. I lavori riprenderanno dunque entro la prossima settimana. Il cantiere verrà riaperto e verrà istituito il senso unico alternato sulla via del Mare (lato Latina-Borgo Grappa) mentre il tratto della stessa strada, lato Sabaudia, rimarrà interdetto.
“Voglio ringraziare personalmente il Ministro Franceschini per la diponibilità e per la velocità con la quale ha voluto dare risposta alla mia richiesta di intervento – ha affermato il presidente Della Penna -. Il porto canale di Rio Martino è un’opera strategica e il blocco dei lavori per troppo tempo avrebbe comportato notevoli disagi per operatori e cittadini. E’ stato dunque fondamentale un intervento immediato da parte del Ministro e della sua segreteria personale che si è messa subito a disposizione, insieme agli uffici del Mibact, per risolvere il problema”.
Alle dichiarazioni di Della Penna seguono quelle del deputato pontino Federico Fauttilli, firmatario di un’interrogazione parlamentare sull’argomento: “Il Mibact è stato più che efficace a trasferire i fondi alla Regione Lazio, anche se il passaggio sarebbe stato utile che avvenisse nei tempi dovuti per evitare la sospensione dei lavori ora la Regione trasferisca immediatamente il finanziamento alla Provincia in modo che i cantieri possano riaprire subito e l’iter possa concludersi nei tempi previsti. Altrimenti sarà necessario una ulteriore proroga che il Ministero dovrà necessariamente concedere”.