Definitivamente espulso dall’Italia, con accompagnamento alla frontiera aerea di Fiumicino e successivo rimpatrio nel paese di origine, un egiziano di 27 anni che viveva a Terracina, dove lavorava presso una rivendita di frutta. Si tratta del terzo provvedimento del genere attuato in provincia di Latina dall’inizio del 2017.
Il giovane era da tempo monitorato dalla Digos di Latina poiché, a seguito di mirata attività investigativa, era stato segnalato per aver pubblicamente affermato che l’autore dell’attentato di Berlino dello scorso 19 dicembre aveva fatto bene a compiere quel gesto terroristico, auspicando inoltre il verificarsi di ulteriori attacchi della stessa tipologia.
I successivi accertamenti hanno permesso di individuare il 27enne proprio nel comune rivierasco e di acclarare che lo stesso, con diversi alias, era stato colpito da ben tre decreti di espulsione dal territorio nazionale, emessi dal Prefetto di Roma nel 2009, dal Prefetto di Agrigento nel 2010 e dal Prefetto di Latina nel 2013.
Lo straniero era da tempo attenzionato dalle forze dell’ordine, tant’è che approfondimenti investigativi hanno consentito di appurare il matrimonio contratto con una cittadina comunitaria fosse fittizio, e contratto al solo scopo di trovare un escamotage per regolarizzare definitivamente la sua posizione sul territorio nazionale.
La Questura a seguito degli accertamenti effettuati aveva emesso, nel mese di febbraio di quest’anno, un provvedimento di rifiuto del permesso di soggiorno, con contestuale intimazione a lasciare entro 15 giorni il nostro Paese. Noncurante ciò, l’egiziano era rimasto a Terracina ove è stato nuovamente rintracciato giovedì dalla Digos e dai poliziotti del Commissariato di Terracina. Presso l’Ufficio Immigrazione è stato nuovamente espulso e, dopo il giudizio di convalida davanti alla competente Autorità Giudiziaria, ieri è stato definitivamente rimpatriato con volo aereo in Egitto.