La storia è di una tristezza infinita ma fortunatamente si è conclusa al meglio, assicurando alla giustizia gli autori della “compravendita” di una neonata e affidando la piccola ad una struttura protetta per l’avvio di un affido regolare. Oggi la Squadra Mobile di Latina ha eseguito tre misure di custodia cautelare, disposte dal Gip Laura Matilde Campoli su richiesta del sostituto procuratore Gregorio Capasso per alterazione di stato civile e violazione della tutela del minore consistita nell’affidamento illegittimo: ai domiciliari Francesca Zorzo, 35 anni residente a Latina, zona Borgo Podgora, la donna che per mesi aveva finto una gravidanza indossando anche una finta pancia acquistata online; Nicoleta Tanase, romena di 24 anni abitante nella zona di Anzio-Nettuno, la giovane partoriente, e Youssef Berrzzouk, 48enne di origini marocchine residente a Latina nel quartiere Nicolosi, l’uomo accusato di aver fatto da tramite tra le due donne.
La piccola, nata a Nettuno a metà febbraio, era stata affidata a Zorzo, al prezzo ipotizzato dagli inquirenti di 15/20mila euro. Ben presto la donna si convincerà che non avrebbe potuto sostenere la storia di essere genitore di una bimba di colore e restituirà la piccola alla madre naturale. Quest’ultima, non potendo prendersi cura della neonata l’affiderà subito al padre naturale, un immigrato del Mali richiedente asilo abitante a Roma nella zona di Tor Vergata. E’ in un’abitazione condivisa con altri connazionali, tutti uomini, che la piccola sarà rintracciata dalla Polizia.
Oggi in Questura – giornata degli arresti – il capo della Squadra Mobile, il vice questore aggiunto, Antonio Galante, nel corso di una conferenza stampa ha fornito i dettagli delle investigazioni svolte a metà marzo, praticamente a un mese dalla nascita della bambina, che hanno portato al rintraccio della neonata. Di seguito le foto degli arrestati e un video e le foto della conferenza stampa. Qui gli ulteriori aggiornamenti.